SALVINI SI È MESSO A TWITTARE PERSINO DI CARNE SINTETICA PUR DI NON PARLARE DI UCRAINA
PERIODACCIO PER IL LEGHISTA: LA SCONFITTA DELL’AMICA LE PEN, GIORGIA MELONI CHE AVANZA NEI SONDAGGI, LA GUERRA SCATENATA DAL SUO (EX) IDOLO PUTIN. COSÌ SUI SOCIAL MEGLIO BUTTARLA IN CACIARA
Dimenticare la sconfitta di Marine Le Pen e ancora di più l’amarezza infusa dalla lettura dei sondaggi che vedono Giorgia Meloni sempre più in salita. Matteo Salvini si tuffa così con qualche amarcord social per provare a dare e a darsi una scossa.
Dal solito attacco a Carola Rackete all’eterna battaglia contro il Reddito di cittadinanza, con una parziale new entry: la critica alla sporcizia di Roma, con il rilancio video – pubblicato dal giornalista Nicola Porro – sulle condizioni di Piazza di Spagna. «Un biglietto da visita mostrato in queste condizioni… Non è normale», osserva, solleticando i malumori contro l’amministrazione capitolina e ostentando la spazzatura che riempie i cestini.
Ma il seguito social è molto meno potente in confronto ai bei tempi andati: le condivisioni, che prima si contavano a migliaia, ora sono ferme nell’ordine delle centinaia. E dire che si tratta di un post scandalistico, di quelli che stuzzicano lo sharing facile e l’indignazione un tanto al chilo. La Bestia, insomma, è sempre più domata, prevedibile, messa al guinzaglio. Quasi scodinzolante.
Ma che la verve non fosse quella di un tempo, era abbastanza chiaro da un cambiamento: niente più Capitan vorace, che addenta panini, divora pantagruelici piatti di pasta o spalma una abbondante cucchiaiata di Nutella sul pane. Un Salvini grossomodo normalizzato, in formato governo di larghe intese.
Non mancano però le singolarità. il 25 aprile, mentre l’Italia celebrava la Festa della Liberazione, il leader della Lega ha pensato bene di ingaggiare un’altra storica lotta: quella contro la carne sintetica. «Dopo gli insetti e i vermi, ecco la nuova sfida delle multinazionali…Mai sulla mia tavola!», ha tuonato l’ex ministro dell’Interno.
E, in assenza di dirette che raccolgono decine di migliaia di fan, il tentativo è stato quello di attirare l’attenzione degli utenti con la pubblicazione di una salatissima bolletta dell’elettricità giunta a una famiglia.
Un modo per rilanciare l’impegno della Lega, all’interno del governo, contro il caro-bollette. «Come per i recenti interventi contro il caro energia e il taglio alle accise, sono certo che verrà riconosciuto il buonsenso delle nostre proposte», rivendica un Salvini decisamente più sgonfio, nel senso della comunicazione, rispetto a quello rampante che troneggiava sui social nel momento di massimo consenso, quello precedente al Papeete.
Per carità, la dose di populismo è intatta in quasi tutti post che vengono diffusi sulla propria pagina. E di tanto in tanto si intreccia con il qualunquismo. Un esempio? L’immagine postata su un campetto di calcio di provincia, per assistere a una partita di giovani.
Niente presenza nella tribuna del Milan per una sfida-scudetto, niente luci a San Siro. Ma il cielo grigio sopra Brugherio, manco a dirlo nei pressi della parrocchia locale. «Il calcio più bello, quello dei ragazzi sui campi in erba (vera!) in provincia, di fianco alla Chiesa. Qui Brugherio, si vince 2 a 0».
Uno dei must salviniani è invece riapparso sulla scena, anzi su Facebook, nelle ultime ore con il focus orientato sulla sua arcinemica Carola, rea di aver dissentito dalla cessione di Twitter nelle mani di Elon Musk. «Dopo avermi denunciato per diffamazione, annuncia di abbandonare Twitter in polemica con Elon Musk. Il popolo del web è in rivolta, la rete non sarà più la stessa», ironizza il leader della Lega con tanto di faccina che ride a crepapelle.
Tra una bolletta e un assalto al Reddito di cittadinanza, continua però a farsi notare una grande assenza nella strategia della Bestia ammansita: la guerra in Ucraina è praticamente sparita, salvo qualche eccezione che punta sull’aspetto umanitario. Ovunque, insomma, non si parla d’altro pur essendo iniziata da oltre due mesi. Sulla pagina Facebook si discetta della qualunque. Ma di conflitto, no.
(da Tag43)
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