SALVINI VIETA L’ATTRACCO A ONG “PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO” INESISTENTI
NESSUNO HA MAI PROTESTATO PER L’ARRIVO DI UNA NAVE, TRANNE QUELLA RAZZISTA DELLA C-STAR… SALVO CHE LA PROTESTA NON L’ORGANIZZI SALVINI CON TRUPPE CAMMELLATE … SE FOSSIMO UNA ONG PUNTEREMMO LA PRUA SU PALERMO, POI VEDIAMO SE E’ PIU FACILE CHE UNA ONG L’ITALIA LA VEDA IN CARTOLINA O SALVINI LA LOMBARDIA DIETRO LE SBARRE DI SAN VITTORE
Ipocrisia allo stato puro che dà la cifra dell’onestà intellettuale e morale del sedicente governo del Cambiamento, in realtà un esecutivo xenofobo monopolizzato da Salvini con a fianco i travicelli Conte e Di Maio e lo scudiero Toninelli.
L’ultima scusa è davvero vergognosa: le “vicende giudiziarie” in cui è stata coinvolta la nave delle Ong, le “manifestazioni” che si sono verificate in occasione di precedenti approdi in Italia dell’imbarcazione e il rischio che l’attracco possa provocare proteste e “rischi per la sicurezza”.
Sarebbero questi motivi “di ordine pubblico” alla base della decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di vietare l’accesso ai porti italiani alla Open Arms.
Una motivazione ipocrita e da Stato di polizia, oltre che illecita.
1) Non ci sono mai state manifestazioni contro l’attracco di una nave Ong in porto italiano
2) L’unica manifestazione c’e’ stata a Catania contro la C-Star, la nave razzista che la scorsa estate ha goduto di impunità scorazzando nel Mediterraneo senza che nessuna autorità italiana la intercettasse.
3) La vicenda giudiziaria in cui la nave “è stata coinvolta” si è conclusa con l’archiviazione disposta dalla procura di Palermo per manifesta infondatezza (come ricordato anche oggi da Fico)
Quindi consigliamo alla nave della Ong di puntare su Palermo e chiedere l’attracco.
In caso di diniego si proceda alla denuncia di tutta la catena di responsabilità , nessuna autorità esclusa, a cominciare da Salvini e Toninelli, fino ai funzionari che hanno avallato con la loro firma un atto illecito.
Si quantifichi il danno e si proceda anche in sede civile ad personam, chiedendo il blocco preventivo per equivalente di beni e conto corrente di Salvini e Toninelli.
In caso di morti a bordo per mancanza di cure e cibo si chieda di procedere per strage.
Poi vediamo se è più facile che una Ong l’Italia la veda in cartolina o qualche ministro la Lombardia da dietro le sbarre.
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