SANGIULIANO SUONA LA FANFARA SUL “NUOVO” FRECCIAROSSA ROMA-POMPEI: PECCATO CHE PARTA SOLO UNA VOLTA AL MESE E NON SIA AD ALTA VELOCITA’
ORMAI IL GOVERNO HA SUPERATO IL SENSO DEL RIDICOLO: “POMPEI E ROMA ORA SONO PIU’ VICINE”… COME NO, NELLO SPIRITO: SOLO UNA VOLTA AL MESE E CON 5 MINUTI PIU’ DI PRIMA
“Pompei e Roma ora sono più vicine”, dice il ministro Gennaro Sangiuliano: sì, cinque minuti più di prima – e solo all’andata – una volta al mese.
Ieri, al Ministero della Cultura, è stato presentato il nuovo Frecciarossa Roma-Pompei. Conferenza stampa con due ministri (in teoria, dato che la ministra del Turismo Daniela Santanché non si è presentata), un sottosegretario, il direttore generale musei, il direttore del Parco Archeologico di Pompei.
Ma di fatto è stato presentato un collegamento che andrà una volta ogni 30 giorni, la terza domenica del mese, sostituendo uno dei collegamenti già previsti. Da Napoli a Pompei il Frecciarossa infatti insisterà su due binari ordinari (per questo non si può parlare di “alta velocità”), quelli usati dai regionali, andando ad aggiungersi ai 50 collegamenti giornalieri già esistenti con cambio a Napoli.
Ma in quell’occasione, alle 8.53, un video sugli scavi di Pompei sarà trasmesso già a Termini e poi nel treno, “ampliando l’esperienza” secondo il dg musei Massimo Osanna. Nessuna menzione, in conferenza stampa, del fatto che la stazione di Pompei Scavi (Pompei, comune di 24mila abitanti, ha tre stazioni ferroviarie diverse) sia già raggiungibile in treno da tempo, o del fatto che rispetto al collegamento esistente Frecciarossa+regionale il risparmio in ordine di tempo è di circa 5 minuti, rispetto ai collegamenti più rapidi già esistenti (all’andata, per il ritorno invece già ci sono combinazioni più veloci di quella “diretta” che sarà introdotta da domenica una volta al mese).
Sarebbe stato utile chiedere perché organizzare una conferenza stampa tanto ambiziosa, con due ministri, per un collegamento dalla “valenza simbolica” come ha ammesso l’ad di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris. O perché si pensi sia una buona idea puntare a spingere ancora di più i turisti ad andare e tornare rapidamente da Pompei senza fermarsi nell’area circostante.
O ancora perché non si investa sulla linea Eav che porta alla stazione di Pompei Scavi, invece che puntare alla stazione di Pompei città (da lì agli scavi è più o meno un quarto d’ora a piedi, ma anche questo non è stato detto) con un treno “eccezionale” al mese.
Sarebbe stato interessante chiedere perché questo annuncio ora, con progetto in essere da 30 milioni di euro per creare una nuovo hub di interscambio ferroviario a Pompei, 400m prima della stazione cittadina attuale, perfettamente funzionante: hub che insisterà comunque sugli stessi due binari di prima. Ma, al termine della conferenza, le domande non erano previste. Pompei è e deve restare soprattutto un’emozione, un racconto.
(da Il Fatto Quotidiano)
Leave a Reply