SAVIANO AL PROCESSO PER DIFFAMAZIONE: “DA MELONI UN’INTIMIDAZIONE, ONORATO DI FAR PAURA AL GOVERNO”
LA PROCURA HA CHIESTO MULTA DA 10.000 EURO
Attesa oggi la sentenza nel processo che vede imputato lo scrittore, che nel 2020 definì la leader di FdI «bastarda» durante un intervento Tv sui migrant
La procura di Roma ha chiesto la condanna a una multa di 10mila euro per lo scrittore Roberto Saviano, imputato al processo per diffamazione ai danni di Giorgia Meloni, per averla definita «bastarda» nel 2020 durante una trasmissione Tv in cui si parlava di migranti.
Intervenuto per dichiarazioni spontanee in aula, lo scrittore ha definito la stessa querela della premier «un comportamento di intimidazione. Oggi – ha detto davanti al giudice monocratico – sono qui senza Michela Murgia, che mi è sempre stata accanto».
Saviano ha poi aggiunto: «Pur nell’assurdità di essere portato a giudizio dal presidente del Consiglio dopo averla criticata, non c’è onore più grande che può essere dato a uno scrittore che vedere le proprie parole mettere paura a un potere tanto menzognero. Quando un giorno ci si chiederà come è stato possibile lasciar annegare tutte queste persone in mare, il mio nome non sarà tra quelli dei complici».
Lo scrittore si è poi chiesto: «Davvero stiamo accettando che il potere politico pretenda che il potere giudiziario delimiti il perimetro nel quale può muoversi uno scrittore? È così difficile notare la sproporzione tra chi ha il potere politico e chi ha solo le proprie parole? Sono abituato a pagare un prezzo per ogni parola. Impedire il dissenso significa colpire a morte il cuore pulsante della democrazia»
(da agenzie)
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