SCAFARTO E SESSA SOSPESI DAL SERVIZIO PER DEPISTAGGIO
I DUE UFFICIALI DEI CARABINIERI AVREBBERO MANOMESSO WHATSAPP DAI CELLULARI PER SVIARE LE INDAGINI
Il maggiore Gianpaolo Scafarto e il colonnello Alessandro Sessa, ex ufficiali del Nucleo operativo ecologico, sono stati sospesi dal servizio per la durata di un anno.
La misura interdittiva, firmata dal gip Gaspare Sturzo, è stata richiesta dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla fuga di notizie legate al caso Consip.
Per Scafarto, già indagato per falso e rivelazione del segreto d’ufficio, è scattata anche l’ipotesi di depistaggio. Stessa ipotesi per Sessa, già iscritto sempre per depistaggio in relazione alle false dichiarazioni rese al pm.
La nuova accusa di depistaggio si riferisce all’eliminazione delle comunicazioni intercorse tra i due al fine di sviare, secondo l’accusa, le indagini della procura sulla fuga di notizie riguardanti l’inchiesta a suo tempo aperta a Napoli su Consip.
Secondo le accuse, Sessa avrebbe chiesto aiuto a Scafarto per eliminare il backup automatico dell’applicazione Whatsapp, usata dai due per scambiare informazioni sull’inchiesta.
Il tutto avvenne quanto Scafarto era già indagato e il suo smartphone era già stato sequestrato dagli inquirenti.
Scafarto reinstallò l’applicazione sullo smartphone del suo superiore dopo aver distrutto messaggi e documenti indispensabili all’indagine sulla fuga di notizie che ha coinvolto esponenti di spicco dell’Arma.
Per il gip il comportamento dei due fu deliberatamente volto alla distruzione di prove.
Per questo entrambi sono stati sospesi dal servizio per un anno, come chiesto dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi, responsabili del fascicolo.
(da agenzie)
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