SCATTANO GLI AUMENTI FINO AL 5% SUI PEDAGGI AUTOSTRADALI E SUI RACCORDI ANULARI
SI PAGHERA’ DA 1 A 2 EURO IN PIU’ SU 11 AUTOSTRADE E 11 RACCORDI ANAS: IN ASSENZA DI CASELLO SI PAGHERA’ ALL’USCITA… L’ANAS INCASSERA’ 598 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI…AUMENTA DEL 5% ANCHE IL CANONE DEI CONCESSIONARI PRIVATI…SI TEME ORA UN CONSEGUENTE RINCARO DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Per chi sta per partire in auto per le vacanze estive, da oggi la strada delle ferie sarà più cara.
Crescono i pedaggi autostradali fino al 5% e ne vengono introdotti di nuovi su 22 tratte gestite dal’Anas, ben 1.270 km finora gratuiti.
Tra questi il Raccordo anulare di Roma, la Salerno-Reggio Calabria, la Roma- Fiumicino, la Palermo-Catania, il raccordo Torino-Caselle, la superstrada Firenze-Siena, il raccordo Salerno-Avellino.
Tutto previsto dalla manovra di Tremonti, quella che non avrebbe messo “le mani nella tasca degli italiani”, per capirci.
Il nuovo pedaggio sarà forfettario: auto e camion verseranno rispettivamente 1 e 2 euro se decideranno di percorrere 11 autostrade e 11 raccordi autostradali dell’Anas.
A chi obiettasse “ma dove sono i caselli?” ecco la soluzione prevista: l’esborso si pagherà alle 26 uscite interessate delle autostrade che mettono in comunicazione con le strade gestite dall’Anas.
Un esempio: chi percorre il Grande Raccordo Anulare di Roma non paga se entra ed esce rimanendo in città .
Ma se prende l’A1 verso Firenze o Napoli, la A24 verso l’Aquila, la A12 verso Civitavecchia, paga 1 o 2 euro oltre il ticket normale.
In pratica a Roma gli aumenti del pedaggio autostradale scatteranno subito ai seguenti caselli: Roma Nord A1, Fiano Romano A1, Roma Est A24-Strada dei Parchi, Lunghezza A24-Strada dei Parchi, Settecamini A24-Strada dei Parchi, Ponte di Nona A24-Strada dei Parchi, Roma Sud A1, Roma Ovest A12, Maccarese Fregene A12.
Sarà un salasso per chi abita a Roma e nella provincia.
Emerge in tutta evidenza che la gran parte di questo prelievo fiscale da parte dello Stato sarà contro i pendolari, costretti a prendere la macchina perchè i treni non funzionano o sono stracolmi.
Le associazioni di consumatori parlano di un esborso di circa 300 euro l’anno.
L’operazione porterà nelle casse dell’Anas 83 milioni nel 2010, 200 nel 2011, 315 nel 2012.
Scattano da oggi anche altri aumenti fino al 5% per effetto dei maggiori canoni dovuti all’Anas dalle concessionarie private che recuperano poi sugli utenti.
Gli esperti prevedono un effetto a catena di aumenti e un rincaro delle merci, in particolare dei prodotti alimentari trasportati via camion.
Sta anche nascendo una forte polemica politica per il fatto che oltre i due terzi dei tratti interessati agli aumenti sono localizzati nel centrosud, a indicare le dita leghiste su questa operazione “mani nelle tasche dei cittadini”.
Non resta che l’autostop insomma.
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