SCAZZO ATOMICO TRA FRATELLI D’ITALIA: UNA SETTIMANA FA GIORGIA MELONI ALLA COP29 DI BAKU ANNUNCIAVA TRONFIA: “RILANCIAMO IL NUCLEARE, DOBBIAMO USARE TUTTE LE ENERGIE A NOSTRA DISPOSIZIONE”
FABIO RAMPELLI, EX “PADRINO” POLITICO DELLA DUCETTA, SMENTISCE LA LINEA DELLA PREMIER: “IL NUCLEARE IN ITALIA NON SI FARÀ MAI PIÙ”. E RICORDA LA STORICA POSIZIONE ANTI-ATOMO DEL MOVIMENTO SOCIALE
“Il nucleare in Italia non si farà mai più”. Il vicepresidente della Camera, nonché esponente di peso di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, si è espresso con nettezza a margine degli Stati generali dell’Ambiente dell’energia del suo partito in corso a Sabaudia. “A me piace molto essere concreto – ha detto Rampelli alla Staffetta – non credo che il nucleare da fissione, quindi i reattori tradizionali, possano mai più essere installati in Italia, in qualunque forma, medi, piccoli. Abbiamo difficoltà anche a collocare sul territorio i depositi di rifiuti sanitari, figurarsi quando qualcuno dovesse decidersi a mettere sul territorio i reattori nucleari”
Rampelli ricorda anche il referendum del 1987, quando la sua area politica si era dichiarata del tutto contro il nucleare: “Ha avuto un plebiscito in senso contrario e le centrali italiane si sono dovute chiudere”. Ancora: “Faccio una considerazione ancora più pragmatica, saremmo gli ultimi in classifica, per carità, c’è chi opera all’estero, anche Eni, Enel, ma il governo Meloni si sta prodigando per investire sulla fusione”.
Intanto il ministro Gilberto Picchetto Fratin sta preparando un decreto legislativo ad hoc: “Il presidente del consiglio Meloni ha parlato di fusione nucleare. Per carità, la ricerca vada avanti, faccia quello che desidera, ma mi permetto di sottolineare che sarà difficile collocare questi mini reattori sul territorio, perché non è assolutamente gradita”.
(da Staffettaonline)
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