SCONTRI A BOLOGNA, IL SINDACATO DI POLIZIA SILP DENUNCIA: “UN LEADER DELL’ESTREMA DESTRA DAVA ORDINI AI RESPONSABILI DELL’ORDINE PUBBLICO”
“INACCETTABILE QUANTO ABBIAMO POTUTO OSSERVARE IN DIVERSE IMMAGINI, GLI AGENTI NON SIANO CARNE DA MACELLO PER ALTRI FINI”… IL SOLITO SCHEMA GIA’ VISTO IN PASSATO: IL GOVERNO PERMETTE PROVOCAZIONI, FOMENTA DISORDINI PER POI SPECULARCI SOPRA
“Condanniamo con fermezza la violenza, indipendentemente dalla sua origine. Tuttavia, riteniamo inaccettabile quanto abbiamo potuto osservare in alcune immagini che mostrano uno dei leader dei movimenti di estrema destra dare ordini ai funzionari responsabili dell’ordine pubblico”.
La denuncia della segreteria nazionale del Silp Cgil arriva quando la polemica è più che mai cruenta. E vi si legge nero su bianco, nella nota diffusa, che c’era qualcuno di Casapound o della Rete dei Patrioti che durante il corteo neofascista “dava ordini ai funzionari pubblici”.
Un fatto gravissimo che il sindacato dei poliziotti stigmatizza, aggiungendo che chi ha deciso di consentire la manifestazione neofascista, “non ha tenuto conto del contesto delicato in cui si sono svolte le manifestazioni e ha posto i presupposti per l’intensificarsi di scontri e tensioni”.
La segreteria nazionale del sindacato ricorda che la sicurezza pubblica deve essere assicurata “senza infiltrazioni né pressioni esterne da alcun gruppo o movimento politico”. Il sindacato fa appello all’unita delle forze dell’ordine, “che per altro non vanno mai neppure tirate per la giacchetta”.
E ancora, il Silp Cgil esprime “la propria solidarietà alle poliziotte e ai poliziotti che sono stati coinvolti nei gravi incidenti avvenuti a Bologna, in occasione della manifestazione di movimenti neofascisti, di estrema destra e di gruppi antagonisti”. E ricorda come “questi eventi inaccettabili riportino purtroppo a situazione già conosciute, dove le lavoratrici e i lavoratori in divisa si trovano spesso a dover affrontare le conseguenze di tensioni sociali e scontri pubblici, senza che vengano adeguatamente protetti e rispettati”.
I poliziotti della Cgil attaccano ricordando che gli agenti “non sono carne da macello”, e sottolineano come “la concessione di spazi di manifestazione a movimenti con forti connotazioni fasciste, specialmente in luoghi simbolici come piazza XX Settembre a Bologna, che ricorda alcuni tra i più gravi episodi di violenza neofascista della storia italiana, appaia non solo inopportuna, ma anche irresponsabile”.
(da agenzie)
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