SEA WATCH ACCUSA: “DA GDF IRRESPONSABILE MANOVRA OSTRUTTIVA E LA POLIZIA NON VOLUTO IDENTIFICARE CHI L’HA INSULTATA E MINACCIATA IN PORTO”
CHI HA DATO QUELL’ORDINE ASSURDO VOLEVA CREARE L’INCIDENTE …. “CAROLA NON E’ PENTITA, LA PRIMA COSA CHE HA CHIESTO E’ SE I PROFUGHI ERANO SBARCATI”
Nella conferenza stampa, la portavoce di Sea Watch Italia, Giorgia Lonardi, ha detto: “Carola si è sacrificata per portare a terra i migranti e non si è pentita di quanto ha fatto, perchè ha agito in stato di necessità . Noi crediamo che sia irresponsabileche anche nel momento in cui è stato violato un alt si faccia questo tipo di manovra ostruttiva nei confronti di una nave che non voleva certamente minacciare o bombardare”.
“Carola si è effettivamente scusata con la Guardia di Finanza ma non per essere entrata in porto. Mi ha detto che non aveva scelta perchè non poteva fare un’altra notte in mare. Dalle forze dell’ordine non c’è stata la stessa attenzione che hanno avuto per la nave per tutte quelle persone che hanno pesantemente insultato la Comandante. Si è lasciato per parecchio tempo che persone insultassero la comandante e l’equipaggio, Ho anche chiesto a un ufficiale di farci spostare ma sono stata ignorata. Daremo la massima collaborazione alle indagini”, ha concluso Lonardi.
“Noi crediamo che sia irresponsabile che anche nel momento in cui è stato violato un alt si faccia questo tipo di manovra ostruttiva nei confronti di una nave che non voleva certamente minacciare o bombardare” ha detto parlando con i giornalisti a Lampedusa. “La Guardia di Finanza ha deciso di infilarsi nello spazio già ridotto tra la nave e la banchina nel momento in cui la nave stava già attraccando. La Gdf era già davanti alla banchina e faceva avanti e indietro mentre la Sea Watch proseguiva con la sua manovra. E’ rimasta in quello spazio che inevitabilmente si sarebbe chiuso. E’ stata una manovra molto difficile che non si aspettava di dover fare”, dice. “Carola si è effettivamente scusata con la Guardia di Finanza ma non per essere entrata in porto. “Carola si è sacrificata per portare a portare a terra i 40 naufraghi a bordo. Anche dopo l’arresto ha chiesto solo una cosa: se sono state sbarcate le persone”.
La capitana 31enne si trova al momento in una abitazione privata di Lampedusa, eletta come suo domicilio temporaneo in attesa del trasferimento ad Agrigento per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale, che si dovrebbe tenere tra domani e martedì.
(da agenzie).
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