SEGRETARIO DI “NOI CON SALVINI” AUSPICA VIOLENZA SESSUALE ALLA BOLDRINI E ALLE DONNE DEL PD
E’ IL RESPONSABILE DEL FOGGIANO… ORA QUALCUNO SI ACCORGE CHE E’ ISTIGAZIONE A DELINQUERE (UNA DELLE MIGLIAIA CHE OGNI GIORNO I CLANDESTINI DELL’UMANITA’ COMMETTONO SUL WEB SENZA CHE NESSUNO VADA MAI IN GALERA)
“Ma alla Boldrini e alle donne del Pd, quando dovrà succedere?”. Saverio Siorini, segretario cittadino di San Giovanni Rotondo (Foggia) di Noi con Salvini, il 26 agosto ha commentato così sulla sua bacheca Facebook la notizia dello stupro di gruppo di Rimini.
Dopo insulti e accuse, cuor di leone Siorini è tornato sulla questione, tentando in qualche modo di smorzare le proprie affermazioni: “Capisco che il mio post è stato frainteso e anche strumentalizzato a favore di qualcuno. Ovvio che non era mia intenzione augurare il male a nessuno ma con questo non cambio idea: auguro una castrazione chimica a tutti gli stupratori e la rabbia del popolo a tutti i complici del Pd”.
Forse farebbe meglio a leggersi le statistiche sulla violenza alle donne in Italia: se dovessimo chiedere per chi votano ai mariti, compagni, amici, conoscenti violenti nelle mure di casa troverebbe delle belle sorprese.
Non si è fatta attendere la reazione del Partito democratico: “A San Giovanni Rotondo — hanno scritto — si è superato ogni limite: questa non può essere definita neanche lontanamente ‘politica’ è l’istigazione a delinquere, un reato”
Ma che bravi, se ne sono accorti pure loro…
Magari ditelo a chi sta al Viminale che sul web ogni giorno vengono perpetuati migliaia di reati di istigazione a delinquere da parte di rifiuti delll’umanità che godono di una speciale immunità da parte di uno Stato latitante.
Per i cazzari pubblichiamo l’ultimo rapporto Istat
Istat, una donna su 5 vittima di violenza sessuale. Oltre 8 mln sottomesse psicologicamente. Un milione ha subito lo stupro
Atti sessuali degradanti e umilianti, rapporti non desiderati e subiti come violenza, abusi o molestie fisiche sessuali gravi come stupri o tentati stupri: il 21% delle donne, oltre 4,5 milioni, li ha subiti nel corso della propria vita, un milione e 157 mila nelle sue forme più gravi, lo stupro (653mila) e tentato stupro (746mila).
E ancora: il 20,2% delle donne tra i 16 e i 70 anni, 4,3 milioni, è stata vittima di violenza fisica, minacce, schiaffi, pugni, calci.
Un crescendo che in una minoranza dei casi, l’1,5%, ha portato a danni seri e permanenti, per strangolamento, ustione, soffocamento.
E il 40,4% delle donne, oltre 8,3 milioni di donne, è stata vittima di violenza psicologica.
I numeri dell’Istat, al centro di una giornata di approfondimento, al convegno scientifico ‘La violenza sulle donne: i dati e gli strumenti per la valutazione della violenza di genere’, parlano di un fenomeno “ampio, diffuso, e polimorfo che incide gravemente sulla loro quotidianità “.
Non solo affermazione della forza fisica, ma anche svalutazione e sottomissione.
Se il 31,5% delle donne ha subito nella propria vita una forma di violenza fisica o sessuale, il 13,6% da parte del partner o dell’ex, l'”asimmetria di potere” può sfociare anche in gravi forme di svalorizzazione, limitazione, controllo fisico, psicologico ed economico. Il 40,4% delle donne, oltre 8,3 milioni di donne, è stata vittima di violenza psicologica.
Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. E ai femminicidi si aggiungono poi violenze che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare tante altre vittime. Sono migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Nel 2016 se ne sono contate 120. E dal primo gennaio 2017 a oggi sarebbero almeno oltre 20 le donne uccise per mano maschile: una media di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.
Gli omicidi in ambito familiare, comunque, secondo le forze dell’ordine, sono in lieve ma costante calo: 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016. Ad accumunare i tanti casi spesso ci sono incomprensioni e tensioni familiari, il desiderio di separarsi, l’affidamento dei figli.
Dall’inizio di aprile, oltre alle 4 vittime tra il primo e il 2 maggio (a Genova, Roma, nell’hinterland di Cagliari e nel salernitano), c’e’ stato il caso della ragazza ventunenne uccisa a coltellate per gelosia dal fidanzato a Pietra Ligure, e quello della donna di 47 anni ammazzata nel sonno dal compagno nel catanese. L’uomo si era stancato della loro relazione e per liberarsene l’ha accoltellata mentre dormiva accanto a lui. Secondo un’analisi dell’associazione Sos Stalking, nel 32,5% degli omicidi avvenuti negli ultimi dieci anni e’ stata utilizzata un’arma da taglio, nel 30,1% l’assassino ha dato fuoco alla vittima.
Infine il 12,2% dei killer ha fatto uso di “armi improprie”, il 9% ha strangolato la vittima e il 5,6% l’ha soffocata.
Il preoccupante fenomeno dello stalking
Sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.
Tra il 2004 e il 2014 le denunce sono aumentate del 40,1% (da 480.371 a 672.876) per gli italiani, nonostante questi siano diminuiti (da 56.060.218 a 55.781.175).
Le denunce sono invece cresciute del 34,3% per gli stranieri, che nel frattempo, però, sono più che raddoppiati: gli immigrati regolari sono passati da 2.402.157 a 5.014.437.
(da agenzie)
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