SILVIA SALIS RISPONDE A GASPARRI: “PROVO SOLO PENA E DISAGIO PER UOMINI CHE PARLANO ANCORA COSI’ DELLE DONNE”
“UNA IMMAGINE DA OSTERIA, LE ISTITUZIONI MERITANO ALTRO, IO FACCIO CAMPAGNA ELETTORALE PARLANDO DELLA MIA CITTA’, LORO SOLO ATTACCHI PERSONALI PER DENIGRARMI, DIMOSTRANO SOLO IL VUOTO DI ARGOMENTI”… “HANNO PAURA, LI CAPISCO, E FANNO BENE AD AVERLA, TRA UN MESE SARO’ SINDACO, NON MI FERMERANNO”
“Sinceramente non ho niente da rispondere a Gasparri, è un po’ sconfortante nel 2025 vedere un gruppo di uomini che parlando di una donna non fanno altro che parlare del suo aspetto fisico ridacchiando e dandosi di gomito, questa è un’immagine da operetta veramente che l’Italia non si merita e che Genova assolutamente non si può meritare – afferma Salis – detto questo, uno si aspetterebbe immediatamente uno sdegno da parte magari delle donne del centrodestra, ma anche, spererei, da parte del candidato sindaco Pietro Piciocchi, che ha anche delle figlie femmine e che credo che non apprezzi quando si parla di una donna declinando continuamente, in tutti gli interventi, elementi del suo aspetto fisico”.
“Ci aspettiamo un altro livello dalle istituzioni, ricevo attacchi personali molto pesanti riguardo me, riguardo il mio stile di vita, riguardo la mia famiglia e trovo che questo indichi principalmente una cosa: il vuoto di argomenti che hanno. Non ho mai fatto nessun tipo di attacco personale verso nessuno, la mia campagna è per Genova, loro l’unico argomento che hanno è denigrare la mia persona e questo la dice lunga sul fatto che hanno molta paura della mia candidatura. Potrei cavalcare questa polemica con toni aggressivi ma il mio è disagio di fronte a un certo tipo di osservazioni, perché nel 2025 puoi solo provare pena e disagio per uomini che parlano ancora così delle donne“.
E sul tema, arriva anche una nota delle “Donne della coalizione di centrosinistra” che invita le omologhe del centrodestra a “dissociarsi dalle frasi sessiste del loro schieramento”. Nel comunicato si dice: “Quando gli avversari, uomini, riducono il confronto elettorale con una donna alla studiata banalità di un “concorso di bellezza” con un chiaro intento offensivo, invece che rapportarsi sul piano politico e delle idee, significa che la bellezza insieme all’intelligenza li spaventa. Davvero il senatore Gasparri e il consigliere Vaccarezza non trovano altri argomenti di discussione? Silvia Salis rappresenta competenza, serietà e concretezza. Chi pensa che le elezioni si vincano con battutine sessiste dimostra solo paura del cambiamento che stiamo portando. Noi non offendiamo, costruiamo. Noi non denigriamo, progettiamo“.
“Tutte le donne dovrebbero indignarsi e dissociarsi di fronte a questo uso strumentale del corpo femminile. Chi fa politica ha un dovere istituzionale di rispetto. Chi ricopre incarichi pubblici deve ricordarsi che le parole sono atti politici: costruiscono cultura o la distruggono. Non si può svegliarsi a difendere i diritti delle donne solo l’8 marzo o il 25 novembre, e poi permettere o restare complici di linguaggi che li tradiscono. Il rispetto, l’esempio e la dignità devono essere praticati ogni giorno dell’anno. Per questo chiediamo alle donne della destra di dissociarsi pubblicamente da questi comportamenti e di respingere uno stile che rappresenta il passato, non il futuro. Basta strumentalizzazioni. Basta usare immagini private per denigrare una donna. Se si trattasse di un uomo, non assisteremmo a simili bassezze”.
(da Genova24)
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