SIRIA, LE FORZE JIHADISTE ALLA PERIFERIA DI DAMASCO: “IL REGIME STA PER CADERE”
MISTERO SULLA SORTE DEL CRIMINALE AL-ASSAD, SARA’ GIA’ FUGGITO
I ribelli jihadisti in Siria continuano ad avanzare e sono ormai entrati a Damasco. Lo hanno confermato in giornata un comandante dei ribelli, attivisti dell’opposizione e anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani, riferendo di un ingresso per lo meno nei sobborghi della capitale di Maadamiyah, Jaramana e Daraya.
Da diverse zone della Siria giungono immagini di giubilo, con almeno una statua dell’ex presidente Hafez al-Assad abbattuta.
«Damasco vi aspetta», ha dichiarato Abu Mohammed al-Jawlani, leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), esortando i suoi combattenti a rovesciare il regime. E un altro comandante delle forze jihadiste, Hassan Abdul-Ghani, ha scritto su Telegram che i ribelli stanno circondando la capitale in quella che è a tutti gli effetti «la fase finale» dell’offensiva.
La caduta del regime decennale del dittatore Bashar al-Assad pare insomma «dietro l’angolo», dicono gli stessi ribelli: con il suo esercito in ritirata, si rincorrono le voci su una sua possibile resa. S’era diffusa la notizia di un discorso alla nazione ore 20 locali: cosa mai avvenuta. Al contrario, secondo la Cnn, Assad sarebbe ora «introvabile».
Nessuna traccia di lui al palazzo presidenziale, come indica l’assenza del presidio di guardia. Il segno che il dittatore che ha represso nel sangue la rivoluzione dello scorso decennio ha già lasciato il Paese? Voci, indiscrezioni tutte da confermare, mentre ufficialmente il governo siriano fa sapere per bocca del ministro dell’Interno Mohammed al-Rahmoun che le forze di sicurezza hanno imposto «un cordone di sicurezza impenetrabile» attorno alla capitale. Ma tutto lascia pensare l’opposto.
(da agenzie)
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