SOLDI SOLO AGLI AMICI: LA MARCIA INDIETRO DECISA DAL GOVERNO SUGLI INCENTIVI EDILIZI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE TERREMOTATE VALE SOLO PER L’ABRUZZO. RIMANGONO FUORI EMILIA-ROMAGNA (2012), ISCHIA, CATANIA, CAMPOBASSO
BONACCINI: “UNA DISCRIMINAZIONE VERGOGNOSA”… CRESCE LA PROTESTA ANCHE TRA LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE GESTISCONO RESIDENZE SANITARIE, ORFANOTROFI
Pericolo scampato per i terremotati, ma non per tutti. La cessione dei crediti legati al Superbonus che serve per integrare il contributo sisma di ricostruzione è stato ripristinato solo per l’Abruzzo 2009 e il Centro Italia 2016, ma non per gli altri terremoti di Emilia-Romagna (2012), Ischia, Catania, Campobasso.
Cresce la protesta anche tra le associazioni di volontariato che gestiscono residenze sanitarie, orfanotrofi e case di comunità, che restano esclusi dalla cessione del credito.
Dopo la sollevazione dei governatori del Centro Italia e gli ultimi ritocchi, il decreto che chiude la stagione del Superbonus è stato firmato ieri dal presidente della Repubblica
Dal primo aprile cessione del credito e sconto in fattura, nei pochi casi in cui erano ancora previsti dopo la stretta di febbraio 2023, non saranno più possibili. Facendo marcia indietro il governo ha salvato le case terremotate in Abruzzo e Centro Italia (anche se con un tetto di spesa di 400 milioni per il ’24), ma ha confermato lo stop alla cessione per i nuovi interventi sugli immobili colpiti dagli altri terremoti, per quelli degli Iacp, per le barriere architettoniche anche dove in famiglia ci sono disabili, per gli immobili del terzo settore (che gestiscono la metà delle residenze assistenziali sanitarie per gli anziani in Italia).
«Una discriminazione vergognosa» sbotta Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, che «colpisce le famiglie che ancora oggi stanno completando la ricostruzione dei propri immobili». «Penso sia un errore, una dimenticanza. Comunque non capisco perché con situazioni identiche ci siano trattamenti differenti» dice Salvatore Scalia, commissario per il terremoto di Catania del Natale 2018, che martedì incontrerà i sindaci del cratere etneo.
Preoccupatissimi come quelli di Ischia. «Si vede che per il governo ci sono terremotati di serie A e di serie B. A Ischia servono più fondi per ricostruire, e invece ce li tolgono» dice il sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino. Perplessità e critiche anche dal Forum del Terzo Settore.
(da “Corriere della Sera”)
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