SONDAGGIO GHISLERI: GLI ITALIANI SONO CONTRARI ALLE RIFORME DEL GOVERNO MELONI, SOLO UN CITTADINO SU TRE LE PROMUOVE
PREMIERATO: CONTRO IL 43%, A FAVORE IL 33% , AUTONOMIA: CONTRO IL 41%. FAVOREVOLE IL 35%
A 20 giorni dallo spoglio del voto europeo, una sostanziale stabilità è ciò che si rileva tra l’opinione pubblica italiana. Tra i dibattiti ritornati in auge nell’ultima settima c’è sicuramente l’Autonomia differenziata, soprattutto dopo che il disegno di legge è stato approvato definitivamente alla Camera con il voto del 19 giugno.
Il 25 giugno Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha difeso il disegno di legge con un video sui suoi canali social.
Su questo disegno di legge i cittadini si pongono su 3 posizioni differenti. I “favorevoli” (35%) si concentrano principalmente tra i partiti di governo, con una media che sfiora il 66%, e al nord con una specifica attenzione e una netta prevalenza nel nord est (51,5%).
Sono convinti che una maggiore autonomia regionale possa portare una gestione più efficiente delle risorse locali e credono che le diverse regioni abbiano esigenze specifiche locali che meritano attenzione definite. I “contrari” (40,6%) che raccolgono le maggioranze dei partiti di opposizione e dal centro Italia fino alle isole. Principalmente temono che l’autonomia possa aumentare le disparità tra le regioni più ricche e quelle povere e manifestano una certa preoccupazione che si possa compromettere l’unità del Paese. Il terzo cluster che si delinea sono gli “scettici”.
Rappresentano un italiano su 4, mentre sulle isole questo rapporto si traduce in 1 su 3 (29,6%). In molti denunciano di non avere informazioni sufficienti per formarsi un’opinione chiara,
Il disordine si interpreta più facilmente tra vantaggi e svantaggi che l’applicazione di questo disegno di legge potrebbe portare. Qui 1 cittadino su 4 si divide su ogni opzione proposta. Mentre gli elettori dei partiti di opposizione si schierano principalmente sugli svantaggi, tra i partiti di governo emerge Forza Italia con un 27% dei loro supporter convinti che con l’applicazione del nuovo decreto non potrà cambiare nulla.
All’alba delle elezioni francesi, dove circa 50 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per rinnovare l’Assemblea nazionale, sono stati interrogati gli italiani da Euromedia Research anche sul Premierato scoprendo che anche su questa riforma costituzionale esiste un’importante mancanza di informazione che porta 1 intervistato su 3 ad essere dubbioso (27,9%).
Il totale dei contrari è il 43% e attraversa la maggioranza dei partiti di opposizione con punte di dissenso vicino all’80% tra gli elettori del Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. Meno marcati e più timidi sono i dissensi per Azione (47,5%) e Stati Uniti d’Europa (33,3%). Un cittadino su 3 si dichiara favorevole al Premierato e appartiene principalmente ad un partito dell’alleanza di governo.
Alessandra Ghisleri
per “la Stampa”
Leave a Reply