“SONO STATO IO”: CONFESSA UNO DEGLI AMERICANI FERMATI PER L’OMICIDIO DEL CARABINIERE
SOVRANISTI IN LUTTO: NON ERA UN AFRICANO, MA UN CRIMINALE ARIANO, BIONDO E MECHATO… DA DOMANI A QUESTI INFAMI DEL CARABINIERE EROE NON GLIENE FREGHERA’ PIU’ UN CAZZO
Uno dei due cittadini americani fermati oggi per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l’autore materiale dell’accoltellamento.
Si tratta della persona con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere.
E’ arrivata in tarda serata la svolta nelle indagini per la morte di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere di 35 anni di Somma Vesuviana (Napoli) ucciso nella notte tra giovedì e venerdì con otto coltellate in via Pietro Cossa, in zona Prati.
Erano stati fermati due universitari americani, in un albergo poco distante dal luogo dell’aggressione. Interrogati delle pm Nunzia D’Elia e Sabina Calabretta per diverse ore poi la confessione. I due ventenni sarebbero stati incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza e da alcune testimonianze
(da “il Corriere della Sera“)
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