SPREAD A 333 DOPO AVER TOCCATO 340, PIAZZA AFFARI IN CALO
IL RIALZO INFLUISCE SUI MUTUI
Ore 11.40. Piazza Affari soffre in mattinata. Il Ftse Mib torna in calo dopo un rapido passaggio in positivo e cede l’1,31%.
Il listino milanese sconta non solo lo strappo del governo sui conti, con la Ue che ieri ha mandato un primo avvertimento con l’invio di una lettera molto dura sul progetto di bilancio fatto pervenire alcuni giorni fa a Bruxelles, ma ora anche le tensioni all’interno della stessa maggioranza di governo, con il vice premier Di Maio che dopo il caos sulla presunta manipolazione del decreto fiscale ha parlato per la prima volta di un problema “politico” da chiarire con il proprio alleato
In mattinata intanto lo spread sale ulteriormente rispetto alla chiusura di ieri e supera quota 340 e si assesta a 333 punti, con il rendimento del titolo decennale italiano arrivato a toccare il 3,8%.
Negativo anche il segnale che arriva dai credit default swap, le assicurazioni sul rischio insolvenza del Paese, schizzati per quanto riguarda i contratti a 5 anni a 293 punti, ai massimi dal 2013.
Anche i dati forniti da Banca d’Italia non sono incoraggianti: nel mese di agosto le vendite nette di obbligazioni da parte di investitori stranieri, prevalentemente titoli di Stato ma anche bond societari, sono tornate a scendere ad agosto a -17,9 miliardi, dopo il doppio maxi ribasso di maggio e giugno.
In sofferenza tutto il settore bancario, particolarmente sensibile alle variazioni dello spread. In profondo rosso Mps, Carige e Ubi e Banco Bpm.
Un monito in questo senso è arrivato in giornata dal numero uno dell’Abi Antonio Patuelli: “L’ulteriore crescita dello spread peggiora le prospettive degli equilibri dei conti pubblici e complica le attività produttive tutte e gli investimenti delle famiglie e delle imprese”.
(da agenzie)
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