STRADA DEI PARCHI, AZIONE LEGALE CONTRO TONINELLI
LA CONCESSIONARIA DELL’A24 E A25: “IL TERMINE DELLA DIFFIDA E’ SCADUTO, NON CI SONO I DECRETI ATTUATIVI PER SBLOCCARE I FONDI”
“Il termine della diffida è scaduto oggi, non ci sono i decreti attuativi per sbloccare i fondi. Nei prossimi giorni presenteremo un esposto in Procura sul quale i nostri avvocati stanno lavorando”.
Così i vertici di Strada dei Parchi Spa, la concessionaria delle autostrade A24 e A25, sulla questione dei fondi, circa 192 milioni di euro, sulla messa in sicurezza sismica dei viadotti delle due arterie che collegano l’Abruzzo con il Lazio.
Nel documento inviato lunedì scorso, Sdp ha dato un ultimatum di cinque giorni al ministero per le Infrastrutture e Trasporti, sottolineando che “non è dato in alcun modo sapere per quale ragione il ministero concedente non si faccia ancora oggi parte diligente rispetto all’adempimento dei compiti di propria competenza mediante il sollecito rilascio dei provvedimenti approvati dei progetti al fine di consentire l’avvio dei lavori urgenti”.
E davanti al silenzio nella giornata di oggi, Sdp ha deciso di far ricorso alla magistratura: “Sarà la magistratura a verificare le responsabilità , non abbiamo altra scelta perchè a circa un mese dall’approvazione del decreto Genova e nonostante i tentativi quotidiani che facciamo per vedere emessi i decreti attuativi da parte degli uffici competenti – spiegano ancora da Sdp – si continuano a frapporre ostacoli pretestuosi che ci impediscono di avere i documenti necessari per operare”.
Da giorni è in atto uno scontro frontale tra la concessionaria e il ministero sulla sicurezza sismica delle due autostrade ritenute strategiche in caso di calamità naturali: per Sdp A24 e A25 sono sicure “anche se sono urgenti lavori sui viadotti”, per il ministro Danilo Toninelli, il quadro è allarmante. “È una situazione diventata insostenibile a fronte delle responsabilità a cui veniamo quotidianamente richiamati”, concludono i dirigenti di Sda.
Di oggi l’annuncio del presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, sull’emendamento predisposto per escludere l’Abruzzo e il Lazio dal decreto Genova salvando i fondi già assegnati dal Masterplan, che avrebbe dovuto anticipare le risorse per la messa in sicurezza anti sismica dei viadotti delle due arterie.
(da “NextQuotidiano”)
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