STUDENTE DI CAMBRIDGE TORNA IN UCRAINA PER COMBATTERE PUTIN
“FARO’ GLI ESAMI A DISTANZA“
Era appena entrato a Cambridge ma la guerra in Ucraina ha cambiato i suoi piani. Così Nikolai Nizalov, matricola della famosissima università inglese, ha deciso di tornare nel suo Paese per unirsi a un plotone di nove volontari.
Lavorerà principalmente come medico, senza però rinunciare agli studi: il 19enne ha raccontato che continuerà a seguire le lezioni e sosterrà anche gli esami quando il semestre ricomincerà il prossimo mese. Nikolai, da nove anni ormai residente in Gran Bretagna, ha promesso di rimanere in Ucraina «finché non vinceremo la guerra».
La scelta di andare al fronte
Il gruppo di volontari ai quali si è unito è giovanissimo: hanno tutti massimo trent’anni e solo alcuni di loro hanno esperienza militare. Si sposteranno verso Kiev la prossima settimana e lì riceverà un fucile per difendersi, nonostante sia inesperto in quanto a combattimenti.
«Ma ho portato con me le lezioni da seguire e cercherò di stare al passo nel poco tempo libero che avrò – ha raccontato -. Potrei sostenere un esame a distanza a maggio. Dovrei tornare a ottobre per il secondo anno ma la verità è che ho intenzione di restare qui finché non vinceremo. Perché anche se non dovessi ottenere un ottimo voto quest’anno, potrò richiedere un permesso speciale per entrare nel secondo anno».
In Inghilterra stava vivendo la vita normale che si era guadagnato grazie ai suoi studi, ma l’invasione della Russia nella sua terra ha completamente cambiato le carte in tavola. «Quando ero a Cambridge era strano perché il mio Paese era in guerra e lì le persone continuavano le loro vite normali. Ho amici in prima linea e non sarei in grado di guardarli negli occhi se non li aiutassi in qualche modo. In Ucraina siamo tutti uniti e mi sento molto più in pace adesso».
Una scelta che ovviamente ha trovato in disaccordo i genitori: «Non volevano che andassi, ma hanno capito le mie ragioni. E poi non ho dato loro molta scelta».
Nikolai, originario di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, vive attualmente a casa di un amico nella città occidentale di Lviv in attesa dello spostamento verso Kiev.
Per prepararsi ha raccontato di aver seguito un corso intensivo di medicina e ha previsto anche di usare un drone che lascerà rifornimenti umanitari (compresi i farmaci) a tutti coloro che non possono essere raggiunti a causa dei convogli russi.
E ha dato vita a una raccolta su un conto PayPal, sul quale ha già raccolto abbastanza aiuti per acquistare due veicoli 4×4 che aiuteranno il plotone di volontari a muoversi.
(da agenzie)
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