STUPRO DI GUIDONIA: LIBERI DUE COMPLICI, A GENNAIO POTREBBERO USCIRE ANCHE GLI ALTRI QUATTRO
ALEMANNO: “E’ SCANDALOSO, UN’OFFESA PER L’INTERA CITTA”… LIBERI PER SCADENZA DEI TERMINI, IL GIUDICE NON HA ANCORA AVUTO TEMPO DI FORMALIZZARE LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO NEANCHE PER I 4 ROMENI STUPRATORI…. E’ QUESTA LA POLITICA DELLA SICUREZZA DEL GOVERNO?
Liberi per scadenza dei termini, ovvero perchè il pm, dopo la chiusura dell’indagine sullo stupro stile “arancia meccanica” di Guidonia, vicino a Roma, compiuto lo scorso gennaio, non ha ancora avuto tempo di formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio per il branco di quattro romeni, accusati di essere i violentatori, e per i loro due connazionali che li aiutarono nella fuga.
Per ora sono stati questi ultimi a tornare in libertà , per scadenza naturale dei termini, dopo sei mesi di obbligo di dimora e in precedenza gli arresti domiciliari.
I due procurarono l’auto per la fuga dei quattro stupratori.
Vittima della violenza sessuale fu una ragazzina minuta 21enne che si era appartata in auto con il fidanzato.
Il giovane venne massacrato di botte dai quattro e poi rinchiuso nel bagagliaio mentre la ragazza venne stuprata dai romeni con violenza inaudita.
I due complici nel frattempo si trovavano con l’obbligo di dimora in una località segreta del nord Italia, in quanto lo Stato italiano doveva pure “tutelarli”, ora, in attesa del processo, sono tornati in libertà .
Non solo, le forze dell’ordine dovranno pure vigilare per evitare che i due se ne tornino in Romania, sottraendosi al processo, così lo Stato dovrà pure predisporre la loro “discreta sorveglianza”, con relativi costi a carico del contribuente.
Il pm non ha ancora fomalizzato la richiesta di rinvio a giudizio neanche per i 4 stupratori: se non lo farà entro gennaio, scadranno i termini anche per loro e tornerano liberi.
I due complici hanno fatto sapere che ” è loro intenzione di voler restare al nord, nella speranza di trovare in Veneto finalmente un lavoro”.
Ma certo, speriamo che trovino lavoro e magari assegnamo loro anche una medaglia al valore…
In fondo anche per gli altri quattri che vogliamo che sia un reato di violenza sessuale di gruppo e rapina aggravata.
Pesanti le parole del sindaco Alemanno: “E’ uno scandalo, un segnale devastante per questa città e per tutte le donne, così non si va da nessuna parte, è un’offesa per la città “.
La notizia per l’intera comunità di Guidonia è stata un pugno nello stomaco, ricordano ancora la devastante immagine dellla ragazzina in lacrime che implorava i carabinieri “Vi prego, prendeteli”.
I carabinieri li hanno presi, ma questo Stato cialtrone ne ha già rimesso due in libertà : una vergogna per la dignità del nostro Paese, un insulto alla giustizia e alle vittime innocenti.
Un ministro della Giustizia di fronte a una decisione di questo genere o interviene a tempo debito o si dovrebbe dimettere.
Altro che stare dietro ai lodi, è ora che il nostro Paese abbia un ministro che difenda i cittadini, non i potenti.
Chi ha sbagliato deve pagare, basta con una politica della sicurezza che è solo uno spot, quando poi nulla cambia e ragazzine innocenti vengono massacrate da dei balordi che dopo pochi mesi girano tranquillamente per strada.
O lo Stato garantisce la giustizia o in futuro gli assalti alle caserme non si limiteranno a calci e pugni alle volanti dove “vengono protetti” dei miserabili, italiano o stranieri che siano.
Lo Stato non deve difendere gli assassini, deve tutelare le vittime.
E’ l’ennesima pagine vergognosa della giustizia italiana.
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