SUL DESTINO DEL TESORETTO DELLA FONDAZIONE AN POCHE IDEE E TROPPI INTERESSI
INUTILE TIRARE UNA COPERTA CORTA, VA LIBERATO L’ARMADIO DALLE TARME
Proprio non mi piace l’idea della “mediazione” tra i “meloniani” ed i “riformatori” quale criterio per la composizione della contrapposizione in seno alla coeva Assemblea della Fondazione di AlleanzaNazionale.
Il principio secondo cui una “ampia destra” dovrebbe coagularsi intorno a FdI, lo trovo, non soltanto assurdo, ma addirittura ridicolo.
Questione di idee, di visioni, di valori ed anche di persone.
FdI è una versione confusa e confusionaria di destra. Non ha proprio nulla di quello che è stato il patrimonio culturale ed ideale di Alleanza Nazionale e volere, a tutti i costi, farlo diventare il punto di riferimento prevalente per la costruzione di una “casa comune”, è cosa davvero fuori luogo.
Ove mai fosse sfuggito, FdI “non vola”, sia per le idee (che altro non sono che una mera duplicazione delle posizioni di Salvini – a loro volta, per buona parte mutuate dalla le Pen) ma anche per il presunto leader.
La Meloni è una “brava citta”: nulla di più.
Un leader ha ben altre qualità e, soprattutto, ha carisma. Insomma, se davvero, alla fine “dei giochi” (e mi riferisco all’assemblea della Fondazione di AN), si dovesse optare per rinviare tutto al prossimo congresso di FdI, con la partecipazione numericamente paritaria di “meloniani” e “riformatori”, la “cosa” davvero sarebbe ridicola.
FdI si è tanto vantata di aver “fatto le primarie”. Si, ma quali primarie?
Il Presidente non si poteva votare (lo si poteva soltanto “accalmare: “correva da sola”). I delegati “al congresso” furono eletti, non si sa bene in base a quale percorso logico e/o di merito se è vero, com’è vero, che in nessuna pseudo-sezione di FdI era dato incontrarli e/o ascoltarne le idee e le proposte.
Ed anche sulla scelta del simbolo del Partito (la Fiamma la volevano ad ogni costo, anche se a nulla è valso, però), la pantomima di consumò tutta.
Insomma, Fratelli d’Italia è un capitolo da chiudere: coagulare “tutto” intorno a questo prodotto confuso e confusionario non servirebbe proprio a nulla, come peraltro imostrato dai pessimi risultati elettorali degli ultimi anni.
La Fondazione Alleanza Nazionale si dia il coraggio delle scelte ardite e dia l’inizio ad una nuova fase politica: il resto è – e resterà ! – soltanto noia.
E lasciate stare le iniziative culturali o i “giornaletti”.
Capisco che qualcuno sia “a spasso” e che lo dovrà pur trovare un modo per procurarsi un stipendio, ma farlo coi soldi di chi, negli anni, ha “donato i propri beni ed i propri sacrifici alla causa” di una politica di destra, mi sembra davvero indegno.
Sarò oltremodo critico, lo so: ma almeno sono vero.
Non voterò mai per chi non è all’altezza del compito. Chi non merita deve starsene a casa o ritornarci presto.
Salvatore Castello
Right Blu – La Destra Liberale
Leave a Reply