SULLA PRAVDA L’APOLOGIA DI VIRGINIA: CI VOLEVA LO STORICO QUOTIDIANO DEL FU PARTITO COMUNISTA PER TROVARE UN DIFENSORE DELLA RAGGI
“LOTTA CONTRO GLI AMICI DI CARMINATI”
E la Pravda scrive – letteralmente – un’apologia sulla sindaca di Roma, Virginia Raggi. E lo indica direttamente nel titolo. La storica testata del partito comunista sovietico, diventata indipendente con la caduta del muro, si è cimentata in una lettura di quanto compiuto dalla sindaca nel corso del suo mandato.
“Virginia Raggi ha ancora quattro anni davanti a lei. Sarà un calvario, ma le auguro comunque ‘Buona fortuna’ e di essere forte! E, personalmente, spero che i cittadini romani, quando saranno chiamati nuovamente a votare e a scegliere un nuovo sindaco, possano giudicare con attenzione quello che ha fatto Virginia Raggi, magari tenendo a mente Carminati e e i suoi amici politici.”
Un articolo, o meglio un’apologia, che ripercorre anche la storia (recente) della Capitale, prima dell’elezione dell’allora candidata 5Stelle.
Una Roma “corrotta”, in mano a “cattivi uomini d’affari”. Su tutti Massimo Carminati, ma non si escludono anche altri “politici corrotti”.
È evidente che per queste persone Roma, così come l’Italia intera, era ed è solo una mangiatoia dove abbuffarsi con la tipica arroganza di chi vede se stesso come un privilegiato, come qualcuno che appartiene a una èlite lontana dal popolo, e che decide per esso.
Gli altri, le persone comuni, erano e sono vittime di scambi politici, abusi e intimidazioni. Soggetti, nient’altro. Cose. Cose, di cui puoi disporre a piacimento e buttare via quando non sono più utili.
Un esempio del cambiamento avvenuto in Campidoglio? Nell’apologia di Pravda è da ravvisare nel primo bilancio della Giunta Raggi, che venne respinto e approvato solo dopo le opportune correzioni.
“Non era mai accaduto, almeno non negli ultimi 30 anni. Non ricordo – scrive l’autore dell’apologia – nulla di simile nel passato. E se mai è accaduto, non è mai importato a nessuno”.
E poi la gestione della situazione critica di quest’estate, quando a Roma è mancata l’acqua: “C’era la possibilità di una sospensione della fornitura idrica, per alcune ore al giorno. E questo perchè mancava l’acqua nei bacini idrici della Capitale. Un fatto nuovo, ma le condutture romane (e italiane) sono vecchie e fatiscenti. Dovrebbero essere sistemate: ma questo è un retaggio delle precedenti amministrazioni, sia locali che nazionali, di certo non è colpa di questa nuova”.
Insomma, mal che vada, la Raggi un domani può sempre provare a candidarsi a sindaca di Mosca, lo sponsor l’ha già trovata.
(da “Huffingtonpost”)
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