SULL’ECONOMIA LA NUOVA FRONDA ANTI-SILVIO
DENTRO FORZA ITALIA C’E’ CHI DICE NO
Il «Patto per l’emergenza», la mano d’aiuto che Silvio Berlusconi tende a Matteo Renzi lascia più che perplessa una fetta del partito.
Non è un’opposizione interna che alza la voce, perchè ancora il leader non ha ufficializzato la sua strategia.
Ma di fatto, come avvenuto per la riforma al Senato, anche sull’economia si sta aprendo una fronda destinata a crescere
Toti, Romani, Verdini, Gelmini, sono tra i big sponsor della «collaborazione».
Per non dire della retromarcia del capogruppo Renato Brunetta che ancora ieri gettava ponti («Daremo il nostro appoggio per tutti quei provvedimenti funzionali alla salvezza del Paese»).
Altri non la pensano così.
Raffaele Fitto, eurodeputato ormai capofila dell’area di dissenso, da settimane tace per non alzare il tiro, ma ai suoi continua a ripetere che il governo «va incalzato, proponendo la nostra ricetta liberale e alternativa», altro che mano d’aiuto.
Deputati e senatori pugliesi sono dalla sua parte. Non solo loro.
Augusto Minzolini fa un ragionamento generale: «Le opposizioni che hanno avuto posizioni poco marcate non hanno portato mai a nulla di buono, l’elettorato non capisce. E con questo Pd, rischiamo di essere aggiuntivi, marginali, di donare sangue inutilmente, in assenza di patti chiari con Renzi».
Daniele Capezzone continua a menare fendenti contro Renzi che «nega la realtà , sarà inevitabile una pesante manovra», sostiene da presidente della commissione Finanze. E autocita la ricetta del suo libro: «Occorre sfondare il tetto del tre per cento per un taglio choc delle tasse».
Sulla stessa linea Renata Polverini contro Renzi che «sembra ascoltare soltanto il suo specchio ripetergli quanto sia il più bravo in un reame in rovina».
Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply