TEATRO GREMITO PER BASSOLINO A NAPOLI: “CANCELLARE LE PRIMARIE, SONO STATE UNA SCHIFEZZA”
OLTRE 1.500 PERSONE ALL’APPUNTAMENTO CON TOTONNO: “IL MIO UN ATTO D’AMORE PER LA CITTA'”
Bisogna cancellare “una vergogna, una schifezza, un’offesa alla dignità di 30mila votanti delle primarie e un’offesa a Napoli”.
Antonio Bassolino insiste e condanna la “sordità politica impressionante” con cui il Pd ha finora risposto alle sue proteste.
“Con caparbia passione mi aspetto giustizia a questa domanda di trasparenza, cancellando il voto nei seggi dove si è violata la democrazia e violentata la Costituzione. Nelle elezioni si prevede per i seggi il limite di propaganda a 200 metri, figuriamoci per dare soldi. C’è ancora la possibilità di ribaltare un autogol, di evitare un nuovo possibile suicidio del Pd facendo ripartire la democrazia delle primarie. Non accetterò mai che per un euro o 10 euro si possa offendere la democrazia, la libertà e dignità del voto e delle persone”.
Per Bassolino è “particolarmente grave” la ferita per quanto accaduto nel quartiere operaio di San Giovanni a Teduccio, “dove ho combattuto le mie prime battaglie. Da sindaco feci liberare lì le case occupate dalla camorra. Ora la camorra è tornata”.
“Io ho fatto solo un atto d’amore per la mia città “. Lui davanti al sipario rosso. E di fronte ad Antonio Bassolino, un teatro Augusteo gremito.
“Le rese di conti Pd non mi riguardano e non mi interessano. Se ho fatto quella scelta non è per partecipare ieri e oggi alle guerre intestine”.
“Perchè le primarie vivano, servono tre condizioni: trasparenza, trasparenza e ancora trasparenza – incalza Bassolino – non può esserci un colpo di spugna burocratico, la questione è democratica. Abbiamo bisogno di verità , per Napoli, la politica e l’opinione pubblica italiana indignata da quanto è accaduto. Finora ci hanno risposto con cavilli, sentenze preconfezionate tra Roma e Napoli. Perciò oggi siamo qui”.
Al via la convention napoletana di Antonio Bassolino, in uno dei teatri più grandi della città , l’Augusteo con molte persone in piedi.
Applausi per l’ex sindaco, che si è seduto in platea. Sul palco ha aperto la convention una giovane elettrice, che si è detta ‘sconcertata’ per la vicenda primarie e ha ribadito la convinzione che Bassolino ‘possa vincere’ la corsa a sindaco.
“La vicenda delle primarie va oltre Napoli. Molto oltre Napoli. Tutti ora sanno che non riguarda me, questa battaglia. Che non è burocratica. È democratica. Si deve cancellare questa schifezza. Siamo arrivati con una incollatura, abbiamo vinto moralmente e politicamente. E se si dice la verità su quei seggi, anche numericamente”. Cosa fare? “Voglio ascoltare di nuovo la città . Sapere se c’è a sinistra del Pd un sussulto di onestà di verità . Ma leviamoci dalla testa che io mi candido per far perdere il Pd. Io non sono come altri abituati a perdere. Io combatto per vincere sempre!”.
Bassolino però non annuncia la lista civica, non scioglie la progosi sulla sua candidatura. Dice di voler aspettare l’esito dei ricorsi. “E’ l’unico modo per ribaltare l’autogol che ci siamo fatti”.
Presenti i parlamentari Pd vicini a Bassolino tra cui la moglie, Annamaria Carloni. Sul palco il manifesto rosso ‘Con Bassolino Napoli riparte’.
Il discorso di Bassolino.
Sulle note di “Sweet dreams” degli Eurythmics, Antonio Bassolino ha preso posto in platea, prima di iniziare a parlare sul palco del teatro Augusteo, circondato da poco meno di 1500 supporter. Bassolino ricostruisce tutti i passaggi della “maturazione” della sua discesa in campo, da quel novembre 2013 a oggi.
Comincia leggendo una toccante e riservata lettera da Maria Antonietta Mattei, vedova dell’ex sindacalista ed assessore Pasquale Losa. Che, nel novembre 2013, parlava di suo marito che non aveva potuto scrivere un libro, come aveva fatto Bassolino, “perchè attendeva anche lui che si fosse definita la sua vicenda giudiziaria, aveva la sua stessa sofferenza”, vissuta da solo.
Bassolino rivendica quindi il suo “atto d’amore per la città “. Poi dice, incendiando il calore della platea. “Dopo l’assoluzione mi sarei aspettato ingenuamente che squillasse il telefono da parte di Napoli o di Roma, niente! Da parte di persone con cui ho condiviso tanto, una vita!”.
Quasi urla ora al microfono: “Così come mi sono illuso che squillasse il telefono da Napoli e da Roma dopo la fine delle primarie, per dire ‘grazie Antonio per il tuo contributo. E niente!”. Poi il voto inquinato.
(da agenzie)
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