TEMPO DI SALDI: IL VACCINO ANTI-VIRUS A HA FATTO SOLO LA FORTUNA DELLE CASE FARMACEUTICHE
ACQUISTATE 48 MILIONI DI DOSI PER USARNE 840.000: ERA NECESSARIO COMPRARNE COSI’ TANTE O QUALCUNO HA CONDIZIONATO L’INFORMAZIONE, SPARGENDO ALLARMISMO?….LE MANOVRE SPECULATIVE DELE SPREGIUDICATE MULTINAZIONALI ORA VENGONO PAGATE DAI CITTADINI
L’Italia era pronta a scattare per la vaccinazione di massa, con una scorta di milioni di dosi contro il virus A: l’obiettivo era immunizzare almeno il 40% della popolazione, circa 24 miloni di italiani.
Ma già all’inizio qualcosa era andato storto: si diffondeva lo scetticismo degli stessi sanitari, si esprimevano dubbi su un vaccino confezionato in tutta fretta.
Alla fine la punturina non se l’è fatta quasi nessuno, i dati parlano di appena 840.000 cittadini.
Il nostro Paese in ogni caso dovrà pagare 48 milioni di dosi, anche se sono rimaste nei magazzini, uno spreco che sta sollevando polemiche in tutta Europa.
Era necessario, si chiedono in molti, un acquisto così massiccio di vaccini, un favore così grande per le case farmaceutiche e un così evidente danno per le casse dello Stato?
Come non si fa a non pensare a manovre speculative di tante multinazionali che hanno saputo condizionare un’informazione che, con il suo allarmismo, aveva diffuso il panico?
Come ai tempi dell’aviaria, si sono comprate quantità ingenti di vaccini poi non utilizzati e la sanità si è coperta di altri debiti.
Chi ci ha guadagnato si sa, sul fatto che costoro non restituiranno un euro è altrettanto certo.
Ma mentre in altri Paesi europei, si cerca di vendere l’eccedenza, in Italia non se ne parla.
E’ solo stabilito, fin dall’inizio della campagna di vaccinazione, che il 10% delle dosi sarà girato ai Paesi più poveri, ma questa è una norma Ue, in Italia non si parla di recuperare qualche euro.
In altri Paesi, invece, si cerca di tamponare questo enorme spreco di denaro pubblico.
La Francia ha già attivato la sua rete diplomatica per smistare le dosi in eccedenza.
Trecentomila vaccini sono stati venduti al Qatar, 2 milioni prenderanno la destinazione dell’Egitto, nove milioni sono stati comprati dall’Organizazione mondiale della Sanità , trattative sono in corso tra il governo di Parigi e Messico, Bulgaria, Romani e Ucraina.
Ma la Francia non è la sola: la Germania sta cercando di piazzare i suoi stock a Moldavia, Macedonia, Albania, Kossovo, Mongolia e Maldive.
Stessa cosa sta facendo l’Olanda.
Nel nostro Paese, evidentemente, di recuperare qualche milione di euro non gliene frega nulla a nessuno, tanto gli sprechi sono all’ordine del giorno, con buona pace dei ministri che fanno spot in tv.
Un altro dato importante che fa riflettere sul nostro sistema e sulla sua credibilità .
Ecco le percentuali di vaccinati tra le prime categorie a rischio, in caso di pandemia: tra i medici solo il 15%, tra le forze dell’ordine, forze armate e vigili del fuoco scendiamo al 5%, tra i donatori di sangue addirittura allo 0.83%. Persino tra le persone sotto i 65 anni, con problemi di salute gravi e cronici, i vaccinati sono stati solo il 12%.
Insomma quando il governo lancia un allarme non se lo fila nessuno.
Non è certo un elemento confortante per il futuro.
Il vaccino lo regali e nessuno si vaccina lo stesso.
Forse il popolo italiano avrà compreso al volo il “pacco vaccino”, ma non si può dire che lo Stato ci faccia una gran bella figura.
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