TIRO A SEGNO SU UNA BIMBA ROM DI UN ANNO, E’ GRAVE
ENNESIMO CASO DI AGGRESSIONE, SI IPOTIZZA UNA MATRICE RAZZISTA
Un piombino sparato da una pistola ad aria compressa ha ferito gravemente una piccola nomade che vive nel campo rom di via di Salone a Roma.
La piccola di un anno è stata colpita alla schiena ieri, martedì 17 luglio. La bimba era in braccio a sua madre, su via Palmiro Togliatti, quando ha iniziato a piangere. Immediatamente la donna si è accorta che dalla schiena colava sangue.
Nei giorni scorsi colpi ad aria compressa sono stati esplosi contro i rom in diverse città d’Italia.
La piccola è stata portata prima all’ospedale Pertini e poi trasferita al Bambino Gesù dove è stata sottoposta a intervento chirurgico per estrarle un piccolo corpo metallico molto simile a un piombino di una pistola ad aria compressa.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Casilina e della stazione Alessandrina. Dice Najo Adzovic, presidente dell’associazione Nuova Vita: «Questa mattina il padre della bambina, Otet Nicolai Alinna. Ho informato i carabinieri che erano già intervenuti ieri pomeriggio immediatamente. Con il 118 la ragazzina è stata subito visitata e medicata, poi di urgenza trasferita al Bambino Gesù di Roma in prognosi riservata, dove è ancora ricoverata insieme alla madre».
L’allarme per un possibile gesto razzista cresce.
Molte le sollecitazioni a chiarire, e di tutte si fa carico il governatore del Lazio Nicola Zingaretti che auspica “sia fatta al più presto chiarezza e che venga quanto prima assicurato alla giustizia il responsabile di questo ignobile gesto”
(da agenzie)
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