TOTI, FIGURACCIA AD ALTA VELOCITA’: SI INVENTA UN “TRENO VELOCE” GENOVA-MILANO CHE IMPIEGA LO STESSO TEMPO DEGLI ATTUALI
INVITA I GIORNALISTI ALLA “PRIMA”, MA IL TRENO VELOCETTO DI TRENORD VA PIU’ LENTO DI UN THELLO… E ALLA FINE TOTI E’ COSTRETTO ALLA RETTIFICA
Viaggio inaugurale del treno che c’è già . Con gaffe.
Cose che possono accadere solo nel regno fantastico del Gabibbo bianco.
Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha invitato stampa e politica a partecipare, il 28 dicembre, al «primo viaggio dimostrativo di un treno Trenord sulla tratta ferroviaria ad Alta Velocità Genova-Milano».
Doveva essere il treno “velocissimo-Genova-Milano-in-un’ora”, che poi è diventato “in-un’ora e venti” . Alla fine ci mette quanto gli altri, perchè partirà da stazione Principe alle 15.20 e l’arrivo è «previsto a Milano Centrale alle ore 16.50», senza fermate.
Un’ora e mezza.
Il treno veloce di Toti in realtà è l’Intercity di sempre e impiega persino più del Thello che corre in un’ora e 27, e si ferma pure a Voghera e Pavia.
E poi nell’invito c’è l’Alta Velocità che non esiste.
Alla fine dalla mail del presidente arriva la rettifica: «Non esiste l’Alta Velocità , utilizzeremo la tratta ordinaria».
Ecco, qualcuno glielo deve aver detto.
Magari qualcun altro potrebbe anche informare Toti che percorrrere la tratta Genova-Milano in treno in un’ora è impossibile perchè la linea non è attrezzata.
Genova Principe e Milano Centrale distano 154 chilometri e gli Intercity impiegano un’ora e 30′. Togliendo qualsiasi fermata (tra perditempo di frenata, accelerazione e sosta) si scenderebbe a un’ora e 24′.
Per arrivare a soli 60 minuti si dovrebbe viaggiare a una media impensabile.
Attualmente, Intercity e Frecciabianca, in rango C di velocità , toccano i 160 solo tra Voghera e Lungavilla (meno di 10 km) e in prossimità di Rogoredo, i 155 tra Cassano Spinola e Tortona e alle porte di Arquata, i 150 tra Bressana Bottarone e Pavia (13 km scarsi) e brevissimamente vicino a Locate Triulzi.
Per il resto la linea consente un massimo di 120 km/h con due micidiali attraversamenti di stazioni, quelli di Ronco Scrivia (non si può andare oltre i 60) e di Tortona (80): per velocizzarli servirebbe la totale rivoluzione del piano binari.
Otto anni fa il treno no-stop Principe-Rogoredo impiegava 1 ora e 10′ ricorderà qualcuno. Ma, primo, il chilometraggio era più basso, e, secondo, fu il costante ritardo giornaliero di almeno 10 minuti, oltre agli orari poco appetibili dai viaggiatori, a decretarne vita breve per la bassissima frequentazione:
Direte: un treno che non ferma ovunque può superare gli altri. No, perchè fra Pavia e Milano Rogoredo non esiste più un solo binario di precedenza, tutti sacrificati allo sciagurato piano nazionale “Rete snella” messo in opera dagli anni Novanta per tagliare progressivamente il personale, disabilitando le stazioni ed eliminando migliaia di scambi.
Dunque, per poter andare da Genova a Milano in ferrovia in un’ora occorre innanzitutto che la linea Pavia-Rogoredo sia quadruplicata, riservando ai treni “veloci” i nuovi binari e facendo loro guadagnare almeno 10 minuti di percorrenza: il progetto giace da anni, dimenticato, presso il Comitato Interministeriale Programmazione Economica, e al di là delle dichiarazioni di facciata nè Trenord nè Regione Lombardia hanno particolare interesse a togliervi da sopra la polvere.
Ed è indispensabile che divenga operativo tra Genova e Novi Ligure il Terzo Valico (dove si potranno toccare i 250 km/h di velocità ) col successivo raddoppio fino a Tortona.
Tutto il resto è sogno (o presa in giro).
Il fantastico mondo del Gabibbo bianco.
(da “la Repubblica“)
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