TOTO’ E PEPPINO SONO TORNATI: “NOIO VOLEVAM SAVOIR”
E IL VIGILE: “SE VOLETE ANDARE AL MANICOMIO VI ACCOMPAGNO IO”
Pronti via e già si torna ai box. Giuseppe Conte, il supercandidato a premier di Di Maio e Salvini ha subito bucato, colpa del suo curriculum, in cui sono contenute più balle che verità .
Un millantatore, insomma, dall’ego smisurato e incontrollato, dovrebbe prendere in mano il Paese.
Le battute si sprecano: Conte per un giorno, il falso Conte, il Conte non torna. E mezzo mondo giù a ridere – basta dare uno sguardo ai siti dei più importanti quotidiani europei e americani – di questi dilettanti allo sbaraglio che si atteggiano a statistiMani di falsari che stanno provocando grande imbarazzo anche al presidente della Repubblica
Un candidato premier (Giuseppe Conte) falsario, un candidato ministro del Lavoro (Di Maio) che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, un candidato ministro degli Interni (Salvini) che voleva abolire le prefetture (cioè se stesso), un ministro dell’Economia che non si trova, una candidata ministra delle Infrastrutture (la No Tav Laura Castelli) contraria alle grandi opere, un avvocato fallito (Alfonso Bonafede) candidato ministro della Giustizia.
Ma si può? Ma per quanto ancora deve continuare questa ridicola farsa? «
Siamo pronti», continuano a ripetere Di Maio e Salvini che ogni giorno di più assomigliano a Totò e Peppino nella memorabile scena in piazza Duomo a Milano nel film della Malafemmina: «Noio volevam… volevam savoir – chiedono a un esterrefatto vigile – dove dobbiamo andare per andare dove dobbiamo andare». Ricordate la risposta del vigile? «Se volete andare al manicomio vi accompagno io», frase che immaginiamo Mattarella ripeterebbe volentieri se solo il protocollo glielo permettesse.
Spettacolo puro.
(da “il Giornale”)
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