TRA GLI ODIATORI DI LILIANA SEGRE DENUNCIATI C’E’ IL SEGRETARIO DELLA LEGA DI REGGIO CALABRIA, NICOLA BARRECA
OLTRE A CHEF RUBIO, CI SONO ANCHE UN ONCOLOGO, UN IMMOBILIARISTA, IMPIEGATI E OPERAI
Non solo Gabriele Rubini alias Chef Rubio. Tra i presunti hater con un profilo da personaggio pubblico, c’è anche, stando a quanto risulta al Giorno, Nicola Barreca, con un passato da funzionario di banca e un presente da segretario cittadino della Lega a Reggio Calabria.
Una carica che, come risulta dal suo profilo Facebook, il settantunenne ha assunto lo scorso 18 dicembre, quindi dopo aver postato on line contenuti contro la senatrice a vita Liliana Segre che ora per i carabinieri integrano il reato di diffamazione a mezzo web con l’aggravante della discriminazione razziale, etnica e religiosa.
L’inchiesta dei militari della Sezione indagini telematiche del Nucleo investigativo di via Moscova, coordinati dal pm Nicola Rossato e guidati dal capitano Gianluca Bellotti, è scattata il 6 dicembre, quando Segre, assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara, ha presentato tre denunce: la prima nei confronti di Rubini; la seconda contro l’utilizzatore di un account “gmail” da cui la sera del 13 ottobre 2022, in concomitanza con l’inaugurazione dell’attuale legislatura (con la senatrice a vita a presiedere la prima seduta di Palazzo Madama), è stata inviata una mail dal contenuto “gravemente offensivo, diffamatorio e antisemita”; la terza contro i gestori del canale Telegram “Disinformazione.it” per una serie di post pubblicati a novembre. Una sequela di offese violentissime, con frasi irripetibili ed espliciti riferimenti alle “camere a gas”.
I carabinieri hanno avviato così un’attività di web patrolling, una sorta di pattugliamento virtuale della Rete per associare i nickname di fantasia alle persone che approfittavano dell’anonimato per vomitare odio contro la novantaduenne, finita nel mirino anche per il ruolo di testimonial per Regione Lombardia della campagna di vaccinazione contro il Covid. Un lavoro certosino che ha portato a identificare e segnalare alla Procura diciassette uomini e tre donne: il più anziano è il settantatreenne di Reggio Calabria A.I., fondatore di una società specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari; il più giovane è l’mpiegato ventunenne R.B., di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. Nell’elenco c’è anche l’artigiano trentasettenne V.E.D., nato a Milano ma residente a Cesano Maderno.
(da il Giorno)
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