TRA SANATORIE (PER LE BADANTI) E NECESSITA’ DI SANATORI (PER I LEGHISTI)
MARONI DICE CHE “ANCHE UNO STUDENTE DEL PRIMO ANNO DI GIURISPRUDENZA SA CHE LA LEGGE PENALE NON E’ RETROATTIVA”…. MA ANCHE UNO STUDENTE CHE NON SI SIA COMPRATO LA LAUREA DOVREBBE SAPERE CHE LA NUOVA LEGGE PARLA DI “INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE” E DI CHI “SI TRATTIENE NEL TERRITORIO DELLO STATO”… QUINDI TUTTE LE BADANTI RISCHIANO L’ESPLUSIONE…. IL GOVERNO SE NE STA RENDENDO CONTO SOLO ORA… SBAGLIATI COMPLETAMENTE I FLUSSI
Ci risiamo con gli autogol del Governo, a cui sta cercando di far capire la gravità della situazione il sottosegretario Carlo Giovanardi, ma temiamo inutilmente.
Vediamo di inquadrare i dati del fenomeno badanti in Italia. Nel nostro Paese lavorano 774.000 assistenti familiari, di cui 700.000 straniere e 74.000 italiane: parliamo di colf e badanti in regola. Da dove vengono? Il 20% sono romene, il 12,7% ucraine, il 9% filippine, il 6% moldave.
Alle famiglie costano 9,3 miliardi di euro l’anno. Se incrociassero le braccia per uno sciopero, crollerebbe il welfare italiano.
Quelle prive invece di permesso di soggiorno e non in regola sono invece circa 600.000, straniere costrette a lavorare in nero perchè, pur avendo magari il loro datore di lavoro richiesto la regolarizzazione negli anni scorsi, non sono rientrate nelle quote ammesse.
Ora se questo è un sistema “di libero mercato”, come ci ricordano gli economisti sia di destra che di sinistra che si sono succeduti al governo, è evidente che se “il mercato” richiede la manodopera di 600.000 badanti in più dovrebbe essere semplice compito del governo prendere atto di tale realtà e provvedere di conseguenza.
Solo degli imbecilli, sotto qualsiasi latitudine, darebbero il via libera solo a 170.000 domande su 600.000, salvo che il pregiudizio ideologico ( o razzista) non gli ottenebrasse i neuroni.
Il problema nasce proprio dall’errata gestione della politica dei flussi.
Ostinarsi a non rendersi conto della necessità di tante famiglie, con anziani disabili in casa che hanno bisogno di assistenza, vuol solo dire fare e farsi del male.
Da un lato accanirsi contro i ceti più deboli che a malapena riescono a permettersi una badante per assistere la propria madre affetta da una malattia fisica o mentale, dall’altro costringere queste famiglie a far ricoverare in strutture pubbliche ( che spesso non esistono) questi anziani, con aggravi milionari delle casse delle Asl.
Una politica suicida, già nella formulazione tecnica.
Se poi si passa alla norma contenuta nel nuovo “pacco” sicurezza si comprende che la necessità vera in Italia non è una sanatoria per le badanti, ma di adeguati sanatori mentali, con relativo ricovero coattivo, per i vertici leghisti.
Di fronte a chi ha denunciato il pericolo di 600.000 badanti che lavorano in nero e al rischio che vengano ora espulse, nonchè ai guai che passerebbero pure i datori di lavoro, l’ineffabile Maroni ha pensato bene di fare il saputello a sproposito, dichiarando che “anche uno studente del primo anno di giurisprudenza sa che la legge penale non è retroattiva”.
Tutti i gonzi dietro a ripetere lo stesso concetto, evitando di citare esattamente la legge approvata. Quindi o sono ignoranti o in malafede.
Perchè qualsiasi studente di giurisprudenza che non si sia comprato la laurea dovrebbe sapere che laddove si parla che la nuova norma “riguarda sia l’ingresso che il soggiorno illegale nel territorio dello Stato e punisce lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente testo unico” è evidente che si colpisce nel mucchio tutti, badanti o lavoratori in nero da anni in Italia, persino i giovani calciatori extracomunitari.
Come sostenuto da Stefano Merlini, docente di diritto costituzionale a Firenze, e da Renzo Orlandi, ordinario di procedura penale a Bologna “in una prima versione si colpiva solo l’ingresso, poi si è deciso di comprendere anche il soggiorno, dunque una condotta già in essere quando viene applicata la legge. Quanto sostiene il ministro non ha alcun fondamento giuridico. E’ un reato a condotta permanente, riguarda anche chi sta già qua, badanti o muratori che siano”.
Il governo per andare dietro alla Lega si è ficcato in un vicolo cieco: invece che cercare i clandestini che delinquono ed espellerli ( cosa di cui è incapace), va a cercare le badanti che curano gli anziani pure del Nord.
Meno male che arriva poi Calderoli a ironizzare: “Badanti? Sì del sesso e della droga”, lui frequenta evidentemente solo degli esperti puttanieri o tossici e gli risulta difficile comprendere il problema di assistere le vittime di squilibri mentali.
Eppure, visto l’ambiente che frequenta, dovrebbe capirne parecchio.
Il problema vero non sono le badanti: è un centrodestra sotto perenne ricatto di squilibrati.
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