TRUMP E L’ATTENTATO INESISTENTE: “GUARDATE COSA E’ SUCCESSO IN SVEZIA VENERDI’…”
IN FLORIDA CITA UN ATTACCO TERRORISTICO MAI AVVENUTO NEL PAESE SCANDINAVO… IL MINISTRO DEGLI ESTERI SVEDESE CHIEDE SPIEGAZIONI, IRONIA SUI SOCIAL
Un attentato in Svezia, a insaputa della Svezia.
Ma pure del resto del mondo, perchè l’attacco terroristico di cui Donald Trump ha parlato, e che avrebbe colpito il paese scandinavo, in realtà non c’è mai stato.
La nuova intimidazione creativa del presidente americano s’è consumata a Melbourne in Florida dove ha comiziato di fronte a migliaia di sostenitori e, per rincarare la dose sulla necessità del “ban” anti immigrati, ha parlato di un presunto attentato che avrebbe avuto luogo in Svezia venerdì scorso.
Peccato che neanche la Svezia ne fosse al corrente per il semplice motivo che non vi è stato alcun attentato. Fra le spiegazioni più accreditate, quella del Guardian secondo il quale Trump avrebbe confuso la parola “Sweden”, Svezia in inglese, con Sehwan, città del Pakistan in cui, proprio venerdì, un attacco kamikaze ha fatto più di ottanta morti.
Uno svarione che ha avuto quanto meno il merito di aver rivelato al mondo l’ironia degli scandinavi, non così scontata, celebrata su Twitter con hashtag tipo #JeSuisIkea o #PrayForABBA.
La citazione del fantomatico attentato in Svezia arriva, peraltro, a poco più di due settimane di distanza da un altro attacco fantasma, anzi addirittura una strage, il “massacro di Bowling Green” al quale aveva accennato in un’intervista a Cosmopolitan (poi l’aveva ribadito in un intervento a MSNBC) la stratega politica del Partito repubblicano, Kellyanne Conway, la più stretta consigliera del presidente.
Non si sa bene chi avrebbe compiuto un attacco, con un bilancio elevato di vittime, a Bowling Green, cittadina del Kentucky popolata da poco più di 50 mila abitanti, nota per ospitare uno stabilimento della General Motors che produce Chevrolet Corvette e Cadillac XLR.
Massacro mai avvenuto, ma d’altra parte a parlarne è stata la sostenitrice dei “fatti alternativi”, espressione che la stessa Conway coniò quando le fecero notare che le informazioni in suo possesso sulle cifre (secondo lei astronomiche) dei partecipanti all’Inauguration Day non trovavano riscontro nelle foto aeree della (scarsa) folla presente a celebrare l’insediamento di Trump.
Bruxelles, Nizza, Parigi le città europee citate dal presidente in Florida per parlare dei danni provocati da immigrati, rifugiati e analoghe calamità . “E la Svezia”. In che senso la Svezia? “Guardate che cosa sta accadendo in Germania, o quello che è successo l’altra notte in Svezia: hanno accolto in gran numero i rifugiati e adesso stanno avendo problemi che nona vrebbero mai immaginato di avere”.
Grande perplessità a Stoccolma. E rischio incidente diplomatico.
Il ministero degli Esteri svedese ha infatti chiesto spiegazioni al Dipartimento di Stato Usa per cercare di capire a quale attacco terroristico si riferisse Trump, spiega il sito del quotidiano svedese Aftonbladet.
Ma mentre le diplomazie si muovono, l’unica vera esplosione è quella social.
“Svezia? Attentato? Ma cosa ha fumato?” ha twittato l’ex premier svedese Carl Bildt, che poi ha ritwittato il post di un utente che scriveva “Breaking news, la polizia svedese ha diffuso la foto dell’uomo ricercato per l’attentato” corredando il post con una foto dei Muppets.
Chelsea Clinton non si è lasciata sfuggire l’occasione e ha scritto “Cosa è accaduto in Svezia venerdì sera? Hanno preso gli autori del massacro di Bowling Green?” mentre Twitter si popolava con #LastNightInSweden, #JeSuisIkea e #PrayForABBA
I poveri ABBA sono stati fra le immagini più twittate come “ricercati per l’attentato di venerdì”, niente male la foto di un cliente Ikea che cerca di montare un mobile e la didascalia “scene di paurosa disperazione, la scorsa notte in Svezia”.
(da “La Repubblica”)
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