UE ACCUSA LONDRA: “INAMMISSIBILI I TENTATIVI DI NEGOZIATI SEGRETI”
APPROVATA MOZIONE: “ATTIVAZIONE IMMEDIATA DI USCITA, BASTA PRIVILEGI A INGLESI”… SCOZIA E IRLANDA: “NOI RESTIAMO”
La Gran Bretagna ha chiesto il divorzio, ora che se ne vada in fretta e senza pretendere privilegi.
Il messaggio arriva dalla plenaria del Parlamento Ue che, convocata in seduta straordinaria dopo la Brexit, ha approvato una risoluzione bipartisan per chiedere che la procedura d’uscita dell’Uk sia attivata in fretta.
“Nessun trattamento speciale per gli inglesi”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel.
“Inammissibili i tentativi di negoziati segreti”, ha detto il commissario europeo Jean-Claude Juncker. “L’agenda la dettiamo noi”.
Mentre Londra temporeggia, Bruxelles cerca di dare il colpo finale per voltare pagina ed evitare l’incertezza.
Il documento approvato è il primo segnale: si chiede di attivare il prima possibile l’articolo 50 e di annullare la presidenza britannica dell’Unione Europea, prevista per il secondo semestre del 2017.
Il premier britannico David Cameron sembra voler contenere i danni di un risultato che non voleva: “Voglio che sia un processo il più costruttivo possibile, con un risultato il più costruttivo possibile, perchè lasciamo la Ue ma non voltiamo le spalle alla Ue, con questi Paesi siamo partner, amici, alleati, vogliamo il rapporto più stretto possibile in termini di commercio, cooperazione e sicurezza”.
Il clima è quello dell’amarezza nel giorno della resa dei conti di persona tra parlamentari e leader europei. Juncker, da più parti messo in discussione ha detto di non essere “stanco” e ha poi attaccato il leader degli euroscettici inglesi Nigel Farage: “Sono sorpreso di vederla qui, è l’ultima volta che applaude in quest’Aula”. L’eurodeputato ha ribattuto: “Per ora non mi dimetto. E spero che i prossimi a dare l’addio siano i Paesi Bassi“.
Poi durante il suo discorso è stato accolto dai fischi.
Ad aprire i lavori è stato Martin Schulz che ha salutato e ringraziato il commissario britannico dimissionario: “Deploriamo la decisione della Gran Bretagna”, ha esordito. “Ma siamo legati umanamente a chi ha lavorato con noi”.
Le parole sono state accolte da una standing ovation dei colleghi.
Se l’Europa cerca di ingoiare il boccone amaro, non manca la preoccupazione sul fronte Uk.
Nel corso della seduta non sono mancati gli appelli dei parlamentari scozzesi e irlandesi che chiedono di poter restare nell’Unione.
La Regina Elisabetta, intercettata dal Daily Mail, ha commentato con una battuta il momento complesso che il Paese si trova a dover affrontare: “Come sto? Sono ancora viva”.
Schulz: “Deploriamo la decisione della Gran Bretagna, ma siamo vicini a chi ha lavorato con noi”
Il presidente Martin Schulz ha aperto i lavori con un applauso per il commissario britannico dimissionario che invece ha sempre fatto la campagna per il Remain: “Restiamo legati a voi umanamente”, ha detto.
Tutto il collegio dei commissari era presente alla riunione plenaria straordinaria del Parlamento europeo, compreso Lord Jonathan Hill, il britannico dimissionario. Il presidente Martin Schulz ha aperto i lavori dicendosi “favorevole” alla sessione convocata con procedura senza precedenti nella storia dell’Unione europea e del suo Parlamento.
“Deploriamo la decisione” della Gran Bretagna “ma a tutti coloro che hanno lavorato con noi vogliamo dire che siamo legati umanamente e profondamente” ha detto Schulz ringraziando Hill per aver fatto campagna per il Remain e per aver “fatto un lavoro eccellente”. Il Commissario britannico è stato salutato con una lunga standing ovation. Le dimissioni dimostrano, ha aggiunto Schulz, che “la procedura de facto è già cominciata”.
Merkel: “No ai trattamenti speciali, l’Uk non si può aspettare gli stessi privilegi”
In queste ore le potenze europee stanno cercando di affrontare lo choc dell’esito del referendum inglese per evitare troppi contraccolpi e “voltare pagina”. Se Londra temporeggia, Francia, Germania e Italia chiedono che “non si perda tempo” perchè l’incertezza rischia di danneggiare l’Ue. A questo proposito la cancelliera tedesca Angela Merkel, scrive il giornale tedesco Bild, ha fatto sapere di non volere che Londra abbia la presidenza di turno dell’Unione europea nella seconda metà del 2017. Lo sforzo sarà quello di convincere la Gran Bretagna a rinunciare alla presidenza del semestre europeo, “o in caso di necessità , a togliergliela”. In Aula la Merkel ha poi detto che la Gran Bretagna “non può aspettarsi gli stessi privilegi che aveva prima, senza dover rispettare anche gli obblighi. Chi vuole l’accesso al libero mercato dell’Unione europea deve rispettare i valori fondamentali dell’Ue”. Quindi la Merkel ha ripetuto che “l’Ue non può iniziare i colloqui formali o informali sulla Brexit fino a che il Regno Unito non attiva l’articolo 50″ del trattato di Lisbona.
Appelli degli europarlamentari scozzesi e irlandesi: “Aiutateci”
Durante il dibattito della plenaria, ci sono stati numerosi appelli di europarlamentari scozzesi e nordirlandesi che si rifiutano di abbandonare l’Unione europea.
“La Scozia e l’Irlanda del nord chiedono che sia rispettata la loro scelta di non abbandonare la Ue”, ha detto la nordirlandese Martina Anderson, del Sinn Fein, sottolineando che la Ue “ci ha aiutati nel processo di pace” e gridando poi: “L’ultima cosa di cui ha bisogno l’Irlanda del Nord è una frontiera con gli altri 27 Stati membri”. A sua volta il verde Alyn Smith ha lanciato l’appello a nome della Scozia: “Aiutateci, non ci dimenticate”
(da agenzie)
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