ULTRA’ NEONAZISTI E FORZA NUOVA, SCONTRI AL CIRCO MASSIMO: CARICHE CONTRO POLIZIA E GIORNALISTI
PRIMA RISSA INTERNA E POI LANCI DI BOMBE CARTA, SASSI E BOTTIGLIE CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE.. UN CENTINAIO DI TEPPISTI AGGREDISCE I GIORNALISTI E CAMERAMEN
Incidenti alla manifestazione degli ultrà neonazisti al Circo Massimo: intorno alle 15.45 la violenza è esplosa in via dei Cerchi, la strada che costeggia il campo dove nell’antica Roma correvano i cavalli.
Con il pretesto di allontanare gli operatori dell’informazione che stavano intervistando alcuni esponenti del movimento Ragazzi d’Italia – organizzatori del raduno politico contro il governo, il primo nella storia delle tifoserie in Italia – ultrà e militanti di estrema destra hanno improvvisamente assaltato polizia e carabinieri.
Cinque minuti di scontri tra via dei Cerchi e via Dell’Ara Massima di Ercole: i teppisti, molti quei quali incappucciati e comunque irriconoscibili tra mascherine e cappellini, hanno caricato i militari aprendosi il varco con il lancio di fumogeni e torce.
Risultato: fuggi fuggi generale verso via del Circo Massimo. Al momento non si hanno notizie di feriti. Ma non sono mancati scontri corpo a corpo, con i manifestanti che hanno provato a accerchiare polizia e carabinieri.
La zona intorno al luogo del raduno è stata isolata dalle forze dell ordine: e, dopo gli incidenti, a ridosso del Circo Massimo, da via della Greca, è arrivato anche l’ idrante della polizia.
Per cercare di riportare la calma, l’ ala meno violenta degli ultrà ha chiamato a raccolta i tifosi davanti al palco montato al centro del Circo.
Ma altri gruppi hanno continuato a cercare il contatto con le forze dell’ ordine. Un manipolo di ultrà vestiti interamente di nero e con mazze in mano – si è staccato salendo improvvisamente su via del Circo Massimo. Dove hanno lanciato fumogeni. Le torce hanno incendiato l’ erba della “conca” dove i Ragazzi d’ Italia avevano dato appuntamento.
“Pronti alla battaglia”, avevano promesso gi ultrà neri. Per oltre mezz’ora sono stati di parola. L’ innesco dei disordini è stato un litigio tra alcuni promotori del raduno: il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, ultrà romanista, pregiudicato, e un altro esponente della piazza nera che stava rilanciando un’intervista.
Evidentemente sgradita alle fazioni più dure. Mentre tra i due volavano insulti e qualche schiaffo, e i cameramen riprendevano la scena, è partita la prima carica.
Il sit-in indetto da Forza Nuova e dal gruppo “I ragazzi d’Italia”, movimento neonazista con base a Brescia (la curva cittadina ha preso le distanze dall’iniziativa), molti manifestanti indossano la maglietta bianca, altri mascherine scure e cappucci. Con loro, oltre a Castellino, anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore.
La carica contro i giornalisti assiepati in via dei Cerchi è stata innescata dopo l’intervista rilasciata da Simone Carabella, un blogger di destra romano ha iniziato a rilasciare dichiarazioni ai cronisti senza l’autorizzazione degli organizzatori che avevano intenzione di consegnare esclusivamente un volantino senza rilasciare battute. Giuliano Castellino è intervenuto, lo ha spintonato contro il muro in via dei Cerchi: la tensione è salita.
Le telecamere si sono avvicinate in massa per riprendere la scena e improvvisamente è partita la carica degli ultrà . Hanno inseguito i cronisti che si sono sparpagliati intorno alle camionette della polizia e dei carabinieri. Poi l’aggressione ai reparti delle forze dell’ordine con lanci di bottiglie, fumogeni e petardi, contenuta con professionalità dalle forze dell’ordine. Poi ancora tensione.
Era stata Forza Nuova a chiedere formalmente alla Questura l’uso del Circo Massimo. Presenti molti nazifasciiti che bazzicano le curve del nord Italia scesi a Roma a titolo personale: dai Blood&honour di Varese orfani del capo Dede Belardinelli morto in seguito agli scontri nel prepartita di Inter-Napoli del 2018. Alcuni esponenti della curva nerazzurra appunto, i “camerati” di Cesena e di Verona.
E poi i laziali, della Nord e forse della tribuna Tevere: gli ultras della Lazio si erano affrettati nelle scorse settimane a rilanciare sui loro canali social la manifestazione “contro il governo e la fandonia della pandemia”.
Esattamente la tesi sostenuta in questi mesi di quarantena da Forza Nuova.
Le forze dell’ordine si attendevano qualche migliaio di persone in piazza.
(da agenzie)
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