UN BACIO QUASI FALSO
A PROPOSITO DI INTELLIGENZE ARTIFICIALI
Quando su milioni di telefoni è apparso il video che immortala Elon Musk, a Parigi per l’inaugurazione di Notre Dame, mentre si volta di scatto e bacia appassionatamente Giorgia Meloni, nessuno ha creduto che fosse vero. Ma non tutti hanno creduto che fosse falso.
«Quasi certamente Intelligenza Artificiale», ha commentato un utente, e in quel «quasi» c’è la condizione dell’uomo contemporaneo, alle prese con qualcosa che lo incuriosisce, lo inquieta e lo sovrasta.
La vulgata comune sostiene che l’incertezza ci porterà a diffidare di tutto (il che, entro certi limiti, non sarebbe neanche un male). A me invece sembra che ci stia portando a credere un po’ a tutto. Non a crederci completamente, ma a crederci subito, perché non c’è più tempo per verificare. Il nuovo mondo pretende reazioni immediate agli stimoli: davanti al dispositivo di una sentenza di cui non si conoscono le motivazioni, come davanti a una guerra o a uno scandalo di cui non si conoscono le implicazioni.
In questo meccanismo governato dalla fretta, persino l’idea che Musk e Meloni stiano insieme e abbiano deciso di uscire dalla clandestinità proprio durante un ricevimento all’Eliseo perde la sua palese improbabilità e diventa un’ipotesi, se non credibile, quantomeno percorribile, ma soprattutto immediatamente commentabile.
Abbiamo creato un’altra arma devastante in grado di manipolare l’opinione pubblica e rovinare la vita ai più fragili. La speranza è che, come tutto il resto, venga rapidamente a noia.
(da corriere.it)
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