UN PAESE TENUTO PER LE PALLE DAI TASSINARI: A ROMA OGNI MESE 1,3 MILIONI DI CHIAMATE DEGLI UTENTI VANNO A VUOTO E IL 42% DELLE RICHIESTE RIMANE SENZA RISPOSTA
IL PIANO DEL COMUNE È AUMENTARE LE LICENZE PER IL GIUBILEO, MA LA LOBBY DEI CONDUCENTI OVVIAMENTE SI OPPONE E, SENZA VERGOGNA, CHIEDE UN INCREMENTO DELLE TARIFFE, CHE GIÀ RAGGIUNGONO CIFRE ESORBITANTI (PER UN SERVIZIO INDECENTE)
La deadline, per i taxi della Capitale, si avvicina: a dicembre si aprirà la Porta Santa, e il Campidoglio non può arrivare all’appuntamento con il Giubileo con un servizio che i romani considerano ampiamente insufficiente già nei periodi “normali”
L’amministrazione comunale vuole archiviare una volta per tutte le ormai proverbiali file davanti alla stazione Termini oltre alle centinaia di migliaia di chiamate di utenti (fino a 1,3 milioni a luglio scorso secondo l’Antitrust) che, ogni mese, cercano invano un’auto bianca disponibile. Nelle ore notturne il 42 per cento delle richieste resta senza risposta.
Effetto della carenza di taxi, ma anche di turni mal distribuiti e della voglia di molti conducenti di buttarsi sulle più lunghe (e redditizie) corse dall’aeroporto, lasciando sguarnito il centro cittadino. Inizialmente all’ombra del Colosseo si era puntato sulle doppie guide. Un’iniziativa – a cui hanno aderito circa cinquecento tassisti – che, almeno finora, non ha portato i risultati sperati.
L’ITER
Ora l’obiettivo di Palazzo Senatorio – in vista del 2025 e delle decine di milioni di pellegrini e visitatori attesi per l’Anno Santo – è di mettere in strada almeno 1.500 nuove licenze. Auto che si aggiungerebbero alle 7962 attualmente in circolazione, per adeguare il trasporto pubblico non di linea della Città eterna agli standard internazionali. Ma la strada aperta dal decreto Asset non incontra i favori dell’amministrazione di Roberto Gualtieri.
Questo per una valutazione economica (i soldi incassati dalla vendita delle licenze andrebbero interamente alla categoria): il Campidoglio punta a chiedere circa 70 mila euro a licenza, meno della metà del prezzo di mercato, con sconti per chi garantisce vetture ecologiche o adibite al trasporto dei disabili.
Ma soprattutto per una questione di tempi tecnici necessari a concludere la procedura: gli uffici capitolini, infatti, sono ancora indietro nella redazione dello studio propedeutico al bando, che potrebbe essere pronto realisticamente tra giugno e luglio. Così, tra gli esami da espletare e i vari passaggi dell’iter previsto per l’assegnazione delle nuove autorizzazioni, il rischio concreto sarebbe di vedere più taxi in giro soltanto a Giubileo inoltrato.
Il Comune pensa invece a un accordo con i tassisti, che preveda l’innalzamento delle tariffe del servizio nella Capitale: a partire dalla quota fissa di partenza, valida anche per percorsi brevissimi, che verrebbe stabilita tra i 7 e i 9 euro. Una rielaborazione del sistema tariffario che porterebbe, come contropartita, a un sostanziale via libera delle auto bianche all’aumento delle licenze, con l’obiettivo di pubblicare il bando entro l’inizio dell’estate.
Diverse le posizioni dei tassisti, che puntano invece a portare la vertenza verso l’introduzione, in tempi brevi, di mezzo migliaio autorizzazioni temporanee – secondo un modello già pensato a Milano per Expo 2015 – valide esclusivamente per la durata del Giubileo. Parallelamente, il Comune accelera l’iter per aumentare le auto a noleggio con conducente (Ncc) in circolazione.
Attualmente le autorizzazioni attive sono 953, e nuove licenze Ncc non vengono emesse dagli anni Novanta. Ma per le strade della Capitale stabilmente lavorano circa cinquemila vetture di noleggio con conducente. Qui l’idea del Campidoglio è di aggiungere duemila licenze a quelle giù circolanti per rendere il servizio degli Ncc un vero sostegno alla mobilità cittadina.
(da il Messaggero)
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