Destra di Popolo.net

UNA LEGGE SEMPLIFICA, QUATTRO COMPLICANO: IL PAESE BLOCCATO

COSI’ LA BUROCRAZIA CI FA PERDERE 30 MILIARDI

Per toccare con mano la paralisi, recarsi a Laino Borgo, duemila anime in provincia di Cosenza, nel cuore del meraviglioso Parco del Pollino.
Nei pressi del paese c’è una vecchia centrale elettrica, spenta nel 1993 perchè non più economica.
L’Enel vorrebbe ora riconvertirne una parte a biomasse, ma il progetto è imprigionato in un inestricabile dedalo di pareri, autorizzazioni, veti incrociati e carte bollate.
Tutto comincia nel 2001. Sei anni dopo le pratiche sono esaurite (sei anni!), ma quando si sta per girare l’interruttore, una nuova direttiva europea impone un altro passaggio formale.
E la giostra infernale si rimette in moto. I documenti restano nei cassetti della Provincia di Cosenza per due anni e mezzo, mentre l’Ente Parco, undici giorni dopo aver concesso il quarto via libera, ci ripensa.
Piovono i ricorsi e la schermaglia che già  era iniziata si trasforma in una guerra termonucleare. In 5 anni si contano 14 fra sospensive, ordinanze e sentenze. L’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato, nell’agosto 2012, ribalta la precedente decisione del Tar favorevole all’impianto azzerando tutte le autorizzazioni. E dopo 12 anni si ricomincia daccapo.
Non vogliamo entrare nel merito della faccenda.
Ma che nella settima, ottava o nona potenza economica del mondo quale dovrebbe essere l’Italia non si riesca a decidere in 12 anni se una vecchia centrale spenta possa o meno essere riaccesa, è davvero il colmo.
Anche perchè quell’insensato spreco di tempo lo paghiamo tutti noi
Sperare però che questo impietosisca una burocrazia ossessiva capace di trasformare l’Italia in un Paese bloccato è davvero troppo.
Lo stesso Parlamento resta vittima di quel meccanismo infernale, come dimostra l’incapacità  di fare le riforme.
Prendiamo la più urgente di tutte: l’abolizione del bicameralismo perfetto, che rende l’approvazione di ogni legge un autentico calvario. Se ne parla da anni senza costrutto, nonostante si dicano tutti d’accordo.
Nella scorsa legislatura la commissione affari costituzionali del Senato ci ha lavorato a lungo: fatica sprecata. Ora si riparte da zero.
Tre mesi già  se ne sono andati per nominare quaranta saggi cui è stato affidato il dossier delle riforme istituzionali.
Piccolo particolare, fra di loro ci sono anche tre principi del foro schierati dalle Regioni nella causa alla Consulta contro la riforma delle Province: Beniamino Caravita di Toritto, Massimo Luciani e Giandomenico Falcon.
D’altra parte, come non ricordare che il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia, oggi favorevolissimo all’abolizione delle Province, fu orgoglioso autore nel 2006 di un emendamento alla finanziaria per salvare la chiusura delle prefetture minori?
Leggi, commi e decreti
Il simbolo più eclatante della sconfitta subita dalla politica a opera della burocrazia è senza dubbio il ministero della Semplificazione, ora pietosamente sepolto.
Mentre il ministro Roberto Calderoli menava inutilmente fendenti su 375 mila leggi inutili, la macchina della Complicazione andava a pieni giri.
Un documento appena sfornato dall’ufficio studi della Confartigianato diretto da Enrico Quintavalle racconta che dal 2008 a oggi sono state approvate 491 norme tributarie, delle quali 288 hanno reso la vita più difficile alle imprese, contro le 67 che invece sulla carta le semplificavano.
Bilancio: 4,3 complicazioni per ogni semplificazione.
Lui, Calderoli, ci provò a fare una legge per stabilire che le leggi dovevano essere scritte in modo chiaro e comprensibile.
Quell’obbligo esiste da quattro anni. Ma sfogliate una Gazzetta ufficiale , a caso, e controllate quante volte è stato rispettato. Praticamente mai.
Le leggi continuano a essere un groviglio incomprensibile di commi, lettere e rimandi ad altre leggi modificate da altri introvabili commi.
Per avere norme semplici e comprensibili bisognerebbe forse cambiare chi le scrive. Che invece sono sempre gli stessi.
Magistrati e altissimi burocrati detentori dei gangli del potere: capi di gabinetto e degli uffici legislativi, commissari straordinari, consiglieri di ministri e sottosegretari, ai vertici delle authority. Il fulcro della burocrazia. Tecnici e politici al tempo stesso, con entrature di peso nei partiti e nelle loro correnti.
Anche loro una lobby, per dirla con Anna Maria Cancellieri?
Di sicuro un pacchetto di mischia solido e compatto.
Un esempio? Nella legge anticorruzione compare una pillola avvelenata: i magistrati non potranno restare fuori ruolo per più di 10 anni. Fine degli incarichi extragiudiziali a vita.
Spunta però un comma previdenziale che esenta dal tetto i membri del governo.
Ovvero, i consiglieri di Stato Antonio Catricalà  e Filippo Patroni Griffi, allora rispettivamente sottosegretario alla presidenza e ministro della Funzione pubblica: nel successivo governo di Enrico Letta il primo è diventato viceministro dello Sviluppo e il secondo è andato al posto del primo.
Non basta. Il decreto attuativo non è mai stato approvato, con il risultato che sugli altri incarichi degli altri magistrati decide sempre il relativo organo di autogoverno. Al Csm si è già  stabilito che nei dieci anni non sono compresi i periodi di aspettativa.
I decreti attuativi sono una caratteristica tipica delle leggi italiane, il meccanismo con cui il parlamento consegna il proprio potere legislativo alle burocrazie.
Perchè la legge, se non c’è il decreto ministeriale, resta lettera morta.
E i decreti li scrivono gli uffici. Soltanto la legge varata nell’estate del 2012 per rilanciare lo sviluppo ha avuto bisogno per essere attuata di 74 norme di secondo livello.
Un livello che spesso interviene pesantemente, modificandolo nella sostanza, anche sul primo.
La lentezza è uguale per tutti
A forza di moltiplicare centri decisionali che si ostacolano l’un l’altro, di fare leggi e circolari che contraddicono altre leggi e altre circolari, nonchè di aggiungere enti, società , agenzie, authority, era inevitabile che si arrivasse alla paralisi.
Tutto, in Italia, diventa oggetto di contenzioso.
Non mancano casi in cui lo Stato fa causa allo Stato, come dimostra la surreale vicenda legale che oppone la Finmeccanica al suo azionista Tesoro.
Una storia nata da un disaccordo sulla liquidazione di una società  costituita nel 2005 per fare la carta d’identità  elettronica cui la Finmeccanica partecipa insieme al Poligrafico dello Stato e alle Poste, e sfociata in tribunale.
Carte d’identità  prodotte: zero virgola zero. In compenso, 876 mila euro sono andati agli avvocati. Adesso siamo in appello. Prima udienza fissata per il 22 novembre del 2016.
La giustizia non è forse uguale per tutti, Stato compreso?
La durata media di un procedimento civile per inadempienza contrattuale qui è di 1.210 giorni, più del triplo rispetto a Germania, Francia e Regno Unito (394, 390 e 399 giorni). Una procedura fallimentare va avanti in media per 2.567 giorni, ma ci sono casi, come quello di una piccola ditta pugliese fallita nel 1962, che hanno segnato record di 48 anni cui si è sfiorato il mezzo secolo. Una pacchia forse per gli avvocati, tanto numerosi da superare nella sola città  di Roma quelli di tutta la Francia, certo non per le imprese. Nè italiane, nè straniere, che infatti hanno ridotto al lumicino gli investimenti nel nostro Paese.
Uno zaino pieno di sassi
Il gravame giudiziario è uno dei tanti pesi che la burocrazia made in Italy carica sulle spalle di chi produce.
Folgorante la battuta del segretario dell Confartigianato Cesare Fumagalli: «È come se nella competizione internazionale i nostri corressero con uno zaino pieno di sassi». La sua organizzazione ha calcolato che il costo burocratico per le imprese sfiora ormai i due punti di Pil: 30 miliardi e 980 milioni. Parliamo di 7.091 euro in media per ogni azienda al di sotto dei 250 dipendenti
Fra i sassi, ovviamente, c’è anche quello dell’arretratezza tecnologica della pubblica amministrazione.
Dicono gli artigiani che sono appena 928 su oltre 8 mila i Comuni in grado di svolgere tutte le pratiche per via telematica, pagamenti compresi, mentre solo 2.449 intrattengono con i fornitori rapporti di fatturazione elettronica: il che contribuisce ovviamente al ritardo enorme con cui il pubblico onora i propri impegni, in media 180 giorni con punte di 800 nella sanità .
La burocrazia è così fitta che le amministrazioni pubbliche, dopo aver accumulato un debito con i fornitori di oltre 100 miliardi, ora che potrebbero ripianarne almeno una parte sono costrette a uno slalom procedurale assurdo per pagare le imprese. Vittime così di una ulteriore crudele beffa.
Ancora. In Italia i giorni necessari per ottenere permessi edilizi sono in media 234, contro i 184 della Francia, i 99 del Regno Unito e i 97 della Germania.
Senza citare l’inconcepibile quantità  di strumenti urbanistici attraverso cui bisogna districarsi nel caso di opere appena più complesse di una semplice ristrutturazione: l’imprenditore campano Alfredo Letizia ne ha censiti 62.
Vincoli che non hanno impedito al Paese più iper regolato di diventare campione europeo di illegalità  e abusivismo edilizio, ma che rendono ancora più tortuoso ogni processo decisionale, condizionato da un numero incredibile di soggetti competenti.
Alla conferenza dei servizi della Stazione dell’alta velocità  di Roma Tiburtina hanno partecipato in 38, ciascuno dotato di un potere di veto più o meno piccolo.
Per fotocopiare e distribuire a tutti il progetto sono stati spesi 456 mila euro, poi altri 22 mila per distruggere le fotocopie.
Inutile meravigliarsi, poi, se per far partire un’opera pubblica servono in una Regione come la Sicilia più di 1.500 giorni.
E se un chilometro di autostrada o ferrovia costa il triplo che in Francia o Spagna: 32 milioni contro 10.
Il Paese dei 23 mila appaltatori
Inutile meravigliarsi, soprattutto, che la spesa pubblica abbia superato di slancio il 50 per cento del Pil, senza aver fatto crescere la ricchezza nazionale. Anzi.
Fra il 2001 e il 2012, mentre la spesa lievitava di 200 miliardi, il Pil pro capite a prezzi costanti crollava del 6,5 per cento.
La colpa?
Certo la riforma del titolo V della Costituzione voluta dal centrosinistra ha moltiplicato i centri di spesa privandoli dei necessari controlli dal centro. Si è arrivati a contare 23 mila stazioni appaltanti, con conseguenze a dir poco perverse come nella sanità , che rappresenta oltre metà  del mastodontico esborso regionale e dove si continua a tagliare mentre le spese crescono senza sosta. Basta dire che all’eliminazione di 5 mila posti letto nel solo Lazio ha corrisposto, per quanto sia difficile da credere, un aumento del 17 per cento della spesa per l’acquisto di beni e servizi
La spesa per la sanità  pubblica è salita di 50 miliardi in dieci anni senza che la qualità  sia migliorata.
Secondo l’Istat, nel 2012 il 50,8 per cento dei pazienti in fila alla Asl ha atteso oltre 20 minuti. Rispetto al 2002 il tempo di attesa medio si è allungato dell’11,9 per cento.
Per di più, mentre si riducono i posti letto degli ospedali, la sanità  pubblica continua a foraggiare una marea di strutture private convenzionate: soltanto in Sicilia sono 1.476.
Cifra che rende necessaria una diversa interpretazione dei dati sul personale pubblico. E non soltanto nelle Asl
Quanti sono davvero i dipendenti pubblici?
Le statistiche ufficiali dicono che il numero dei nostri dipendenti pubblici è perfettamente in linea con la media europea. Ma pur avendo più o meno lo stesso personale del Regno Unito (tre milioni e mezzo), non abbiamo la stessa qualità  dei servizi.
Quanto abbia contribuito nei decenni una certa politica sindacale priva di qualunque suggestione meritocratica è sotto gli occhi di tutti. In Italia i dipendenti pubblici ricevono un incentivo alla «presenza», cioè per il solo fatto di timbrare il cartellino.
E poi le «progressioni orizzontali» (banalmente, gli aumenti di stipendio) uguali per tutti com’era regola anni fa alla Regione Campania, i giudizi sempre ottimi per tutti i dirigenti basati sulla valutazione di se stessi, quando non accordi sindacali che escludevano addirittura la possibilità  di dare insufficienze ai subalterni. Il principio della deresponsabilizzazione ha letteralmente dilagato dai massimi gradi dirigenziali fino ai livelli inferiori.
Nè i tentativi di riforma sono stati in grado di imprimere una svolta.
In questo sistema tutto italiano si è trovato anche il modo per aggirare i blocchi alle assunzioni. Così sono nate migliaia di società  controllate dagli enti locali, con moltiplicazione di competenze, sovrapposizione di funzioni, sprechi indicibili.
Altre spese, altra burocrazia. Ma stavolta «societaria», e con un vantaggio: assumere senza concorso nè incappare nel divieto del turnover.
Nel 2008 la Corte dei conti calcolava che questa massa informe di imprese pubbliche occupasse 255 mila persone, oltre a 38 mila fra consiglieri di amministrazione, revisori contabili e alti dirigenti.
Ciascuna con una media di 68 dipendenti e ben 12 persone in posizioni di comando. Per avere un’idea del peso di queste società , si consideri che il Comune di Roma ha 25 mila dipendenti e 37 mila stipendi pagati da municipalizzate o aziende partecipate. Totale, più di sessantamila. Sessantamila…

Sergio Rizzo
(da “il Corriere della Sera“)

This entry was posted on lunedì, Luglio 8th, 2013 at 22:37 and is filed under denuncia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« IL MADE IN ITALY SOTTO I TACCHI
“ALFANO DIA RISPOSTE PRECISE”: SUL CASO DELLA MOGLIE E DELLA FIGLIA DEL DISSIDENTE KAZACO LETTA INTIMA SPIEGAZIONI AL MINISTRO DELL’INTERNO »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.029)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (327)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • DEL POVERO ALBERTO TRENTINI NON FREGA UN CAZZO A NESSUNO, LA FAMIGLIA DEL COOPERANTE ITALIANO, IN CARCERE DA OTTO MESI IN VENEZUELA, ATTACCA FRONTALMENTE GIORGIA MELONI: “TUTTO TACE E TACE ANCHE LA NOSTRA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. QUESTO SILENZIO È INSOSTENIBILE, IL NOSTRO GOVERNO DEVE ATTIVARSI COME HA FATTO QUELLO SVIZZERO CON IL COMPAGNO DI PRIGIONIA DI MIO FIGLIO CHE È STATO LIBERATO”
    • LA VEDOVA DEL DISSIDENTE RUSSO NAVALNY, JULIJA NAVALNAJA, LANCIA UN APPELLO PER IMPEDIRE CHE IL DIRETTORE D’ORCHESTRA PUTINIANO, VALERY GERGIEV, SI ESIBISCA IL 27 LUGLIO ALLA REGGIA DI CASERTA, IN UN EVENTO FINANZIATO DALLA REGIONE CAMPANIA
    • TROVATA DELLA DROGA IN CASA DEL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, GAETANO GALVAGNO DI FRATELLI D’ITALIA (DELFINO DI LA RUSSA): L’HASHISH ERA STATO COMPRATO DALLA SUA PORTAVOCE, SABRINA DE CAPITANI (A PALERMO I DUE VIVONO NELLO STESSO APPARTAMENTO)
    • LA DEPUTATA BRASILIANA CARLA ZAMBELLI, SU CUI PENDE UN MANDATO DI CATTURA DELL’INTERPOL, SI È RIFUGIATA IN CAMPANIA E, NONOSTANTE SIA IN ITALIA DA PIÙ DI UN MESE E PUBBLICHI SUE FOTO SUI SOCIAL, LA POLIZIA “NON È RIUSCITA” A CATTURARLA. COME MAI?
    • “SBAGLIA CHI VUOLE INTESE BILATERALI CON TRUMP, SOSTENIAMO L’UNIONE EUROPEA”: IL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA SI SMARCA DA SALVINI (CHE BOMBARDA L’UE)
    • CHE OSCENITÀ LA POVERTÀ! A PORTOFINO SARÀ VIETATO CHIEDERE L’ELEMOSINA IN STRADA: NEL PAESINO PIÙ RICCO D’ITALIA I POVERACCI NON POTRANNO PIÙ SOSTARE IN STRADA PER PROVARE RACIMOLARE DUE SPICCI DAI GONFISSIMI PORTAFOGLI DI RESIDENTI E TURISTI
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA