VELTRONI NON SI PRESENTA A UN PROCESSO PER MAFIA A PALERMO
DOVEVA TESTIMONIARE, MA NON SI PRESENTA… UN BELL’ESEMPIO PER GLI ITALIANI CHE INVECE LO DEVONO FARE… MA NON ERA IL SUO AMICO DI PIETRO QUELLO CHE MINACCIAVA L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO?
Uno dei leit motiv della Sinistra dalla giustizia dipietriana del “tintinnar di manette” e della bomba a mano sulla scrivania mentre si interrogano i sospettati è anche stato quello, usato decine di volte in chiave anti-Berlusconi, di sostenere che è inammissibile che un teste, convocato regolarmente dal tribunale, si rifiuti di prestare testimonianza e non si presenti in aula.
Siamo perfettamente d’accordo, non essendoci mai prostrati sulla via di Arcore, tanto d’accordo che siamo stati contrari al lodo Alfano e all’immunità per le quattro più alte cariche dello Stato, una legge inopportuna e patetica che allontana ancora di più i cittadini normali dalla casta politica. Quindi sgomberiamo il campo dal fatto di essere “di parte”.
Noi siamo dalla parte di quegli Italiani che, solo che per aver assistito a un tamponamento o a una zuffa tra cani o tra condomini, si trovano “costretti” a dover testimoniare, perdendo intere giornate di lavoro che vengono rimborsate dallo Stato con la bellezza di euro 0,36 per i giorni di viaggio e euro 0,72 per quelli di soggiorno.
Eppure si presentano per fare il proprio dovere di cittadini.
Chi non si presenta, parliamo sempre di comuni mortali, rischia un ulteriore atto giudiziario e l’accompagnamento coattivo.
Cosi recita l’art. 198 del codice di procedura penale secondo cui “il testimone ha l’obbligo di presentarsi al giudice”.
Questo concetto chiaro che vale per tutti gli Italiani è alla base della normale richiesta della quinta sezione del Tribunale di Palermo che ha inviato un ufficiale giudiziario a casa del cittadino Walter Veltroni, con la notifica della richiesta di presentarsi come testimone a deporre in aula nel processo sulle presunte infiltrazioni mafiose a Villabate.
Veltroni non è imputato, sia chiaro, è stato però tirato in ballo perchè, secondo il pentito Francesco Campanella ( quello che procurò i documenti a Provenzano, per capirci), avrebbe fatto pressione su un consigliere Ds per agevolare la costruzione di un centro commerciale.
All’interno del centro ci sarebbe dovuto essere anche un cinema, settore nel quale opera Valerio, fratello dell’ex sindaco di Roma.
Diciamo un teorema tutto da verificare, ma che se avesse visto nominato Berlusconi, ovviamente sarebbe finito nelle prime pagine dei giornali… anche senza nessuna solida base.
In ogni caso ci aspettava che il cittadino Veltroni facesse il proprio dovere come tutti.
Invece il Walter non ci pensa proprio e tramite il proprio avvocato, Enrico Sanseverino, manda due righe in cui si nega ai magistrati, sostenendo che lui non conosce i fatti e quindi evitino di riconvocarlo.
Come se un cittadino normale potesse fare così quando viene convocato…
In realtà Veltroni, chiamato a testimoniare dal difensore dell’imprenditore Marussig, a Palermo doveva andare.
Per questione di legge, non di opportunità politica. E poco conta che della vicenda sappia qualcosa o non sappia nulla: potrebbe far cadere in contraddizione gli accusatori, conoscere particolari solo in apparenza irrilevanti.
Fossero tutti così i processi…uno manda un biglietto da visita con scritto “non so nulla” e via… gli ufficiali giudiziari farebbero i cruciverba tutto il giorno e i giudici una pennichella pomeridiana.
E che dirà a proposito Antonio Di Pietro ora che Veltroni si è negato ai sacri tribunali?
Ma non erano Berlusca, Previti e Dell’Utri quelli che non si presentavano?
Comunque la cosa pare non finisca qua, in quanto l’avvocato difensore non demorde e pare voglia chiedere la citazione con diffida: il tribunale ha fissato una nuova udienza per il 20 ottobre.
Se non si presenterà , il Walterone rischia l’accompagnamento coattivo…gli consigliamo di presentarsi da solo, non vorremmo che si presentasse alla porta Di Pietro per accompagnarlo lui a Palermo, con la scorta di quattro energumeni.
Tanto non ha problema di Mercedes, ci stanno comodi tutti…
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