“VI CACCIAMO SE VOTATE IN DISSENSO”: COSÃŒ NAUFRAGÃ’ LA TRATTATIVA M5S-ALDE NEL 2014
INTERVISTA A CLAUDIO MESSORA… I RETROSCENA DEI CONTATTI CHE GESTI’ PERSONALMENTE PER CONTO DI GRILLO: “FURONO GELIDI”
“Cosa disse il gruppo Alde a noi di M5S? Che il loro gruppo era fortemente coeso su solidi principi europeisti e conseguentemente votare in dissenso avrebbe decretato l’espulsione”.
Claudio Messora, ex responsabile comunicazione M5S al Parlamento europeo, è colui che fece “il giro delle sette Chiese”, come lo chiama lui, quando i grillini dovevano scegliere con chi allearsi.
Dal gruppo europeo Alde, con cui oggi Beppe Grillo propone l’alleanza, “ottenemmo una risposta gelida, fredda, in pratica ostile”.
Come andò quel colloquio?
“Si svolse negli uffici dell’Alde, eravamo presenti io e un mio collaboratore. Ci proposero di formulare un’ipotesi di programma per entrare nel loro gruppo e noi partivamo dai nostri sette punti del programma, tra cui il referendum per la permanenza nell’euro, l’adozione degli Eurobond e l’abolizione del Fiscal compact. Venne fuori che noi eravamo fortemente anti europeisti e loro super europeisti. Quindi se avessimo votato in dissenso ci avrebbero cacciato immediatamente”.
Quindi inconciliabili. Oggi cosa è cambiato?
“I sette punti del programma con cui i 5Stelle si sono presentati diventeranno carta straccia, a meno che chi fa parte di Alde o ne avrebbe voluto far parte come Scelta Civica, che poi non è entrata nell’Europarlamento, non abbiano fatto marcia indietro. Ma ne dubito”.
Piuttosto è il contrario?
“M5S ha assunto una linea di progressivo avvicinamento all’Europa. Lo stesso David Borrelli, che è stato presidente di EFDD insieme a Nigel Farage, ha abbandonato gradualmente la linea anti europeista. È questo l’atteggiamento che vediamo da un po’. E il sondaggio per aderire al gruppo Alde è la dimostrazione che M5S ha abbandonato il patto elettorale. Questa decisione la stanno prendendo fuori da ogni logica pensata da Gianroberto Casaleggio, per il quale il patto elettorale era sacro”.
Tornando al 2014, i Verdi e Albe chiusero la porta in faccia ai 5Stelle, per questo venne stretta l’alleanza con Farage?
“Emmanuel Bordez, segretario di Farage, andò alla Casaleggio associati per incontrare Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. Ero presente anch’io. Venne chiamato in viva voce Farage ma pretese che l’incontro avvenisse di persona così si incontrarono a Bruxelles, di cui ci sono le foto al ristorante. Alla fine ha deciso la rete, ma chiaramente non c’erano altre alternative”.
Non c’erano altre soluzioni?
“Certo. Il gruppo dell’ECR, i conservatori inglesi, ci aveva spalancato le porte, a differenza del disprezzo dei 7 punti mostrato dall’ALDE. E allora mi chiedo: Come mai oggi non si propone anche quel gruppo, che era volenteroso e ottimamente ben disposto verso M5S? Come mai Monti e soci?”
(da “Huffingtonpost“)
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