“VICINO A UNA NERA NON CI STO”: ENNESIMO EPISODIO DI RAZZISMO SUL TRENO MILANO-TRIESTE, VITTIMA UNA GIOVANE
UN RAGAZZO INTERVIENE IN SUA DIFESA E APOSTROFA LA RAZZISTA: “SI VERGOGNI”
Frecciarossa Milano – Trieste.
Una signora siede al suo posto in attesa della partenza. Accanto a lei arriva una giovane dai capelli nero corvino e un sorriso dolce. “Hai il biglietto?”, le chiede la signora. “Sì”, risponde la giovane mostrandolo. “Se è così, io accanto a una negra non ci sto”. E cambia posto.
A denunciare il gesto razzista, accaduto ieri pomeriggio, è stata la mamma della giovane, Paola Crestani, che è anche presidente del Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, ente del terzo Settore autorizzato per le adozioni internazionali, con un lungo post su Facebook.
Parole che in poche ore hanno ottenuto migliaia di like e condivisioni.
“La dolcissima ragazza nella foto è mia figlia – ha scritto Crestani – Ieri l’ho accompagnata in stazione centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa in direzione Trieste. Poco dopo mi manda un messaggio per raccontarmi quanto accaduto”.
“L’ho subito chiamata – ha continuato la presidente del Ciai – e mi ha detto che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi. Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne è andata, come dovrebbero fare tutti i razzisti: Andarsene!”.
Solo quattro giorni fa, il 18 ottobre, un altro episodio di razzismo aveva coinvolto Mamadou, un 25enne di colore che da 15 anni vive a Bolzano.
Su un autobus diretto da Trento una donna italiana di circa 40 anni gli ha impedito di sedersi accanto a lei. “Qui no, vai via, vai in fondo, sei di un altro colore e di un’altra religione”. Lui che, che aveva un regolare biglietto, è scoppiato in lacrime.
Ma Crestani, come scritto su Facebook ha un messaggio per i razzisti: “Ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università , nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso!”
(da agenzie)
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