VITTORIO FELTRI SCATENATO CONTRO SALVINI: “SEI LO SCENDILETTO DI DI MAIO, UN DILETTANTE ALLO SBARAGLIO”
“IL GOVERNO PIU’ DANNOSO DELLA STORIA REPUBBLICANA”
Vittorio Feltri che non ti aspetti su “Libero”, ecco cosa scrive in un editoriale pensatissimo che cambia la linea del quotidiano filoleghista
“Dispiace vedere uno forte come Salvini diventare lo scendiletto di Di Maio; mette malinconia. Pensavamo fosse tutto di un pezzo e invece i pentastellati lo hanno fatto a pezzetti, piegandolo alle loro ubbie. La cosiddetta manovra, che doveva essere ardita, si è rivelata una specie di suicidio assistito dall’ Europa. Il sovranismo sbandierato dal governicchio è impall”idito. Ma non è questo il problema.
La Lega si è ammosciata per reggere la coda ai cinquestelle che hanno imposto il reddito di cittadinanza, mentre essa ha rinunciato alla Flat tax, cioè la diminuzione drastica delle imposte, preferendo insistere sulla modifica della legge Fornero, combattendo la quale è riuscita a peggiorarla di brutto, penalizzando milioni di pensionati, che hanno pagato inutilmente i contributi all’ Inps. Uno scandalo senza precedenti.
Questo ministero, denominato del cambiamento, non solo ha peggiorato lo status quo: si sta avviando a dimostrarsi il più dannoso della storia repubblicana.
Non riduce di un euro il peso fiscale, anzi lo aumenta, e produce una serie di iniquità spaventose, tipiche dei dilettanti allo sbando. Castiga gli imprenditori, gli unici in grado di rilanciare l’ economia, e incoraggia i fannulloni a non lavorare dato che incasseranno l’ assegno previsto per chi, non sapendo fare un mestiere, se ne sta a casa a grattarsi il ventre. Siamo all’ assurdo, dare soldi a gente senza arte nè parte e toglierne ai vecchi che hanno sgobbato una vita.
Davanti a cotanto sfacelo Salvini non ha battuto ciglio pur di compiacere ai grillini, i quali puntano sull’ assistenzialismo per procacciarsi i voti del Sud. Così agendo egli perderà consensi, come si evince dai recenti sondaggi che lo danno in calo.
.Un Salvini incapace di imporsi a Di Maio rimedia una figura da ciula e rischia di dissipare la propria popolarità . Dispiace. Verificare che un politico cui avevi dato credito si lascia turlupinare da un ragazzetto che bisticcia con i congiuntivi è deprimente.
Inoltre è incomprensibile mortificare l’ editoria, togliendole risorse e, nel contempo foraggiare alla grande il cinema, la Rai (la quale spende milioni per un programma) e mantiene un esercito di sfaccendati, nonchè gli enti lirici.
Giusto dire che le aziende devono stare sul mercato, ma non soltanto quelle giornalistiche. O tutte o nessuna caro leader del Carroccio. Non è lecito dividere coloro che percepiscono in figli e figliastri, altrimenti viene il sospetto che i governanti lecchino le terga di qualcuno e diano calci nel didietro ad altri.
Matteo dice che chiunque è obbligato a sopportare dei sacrifici. Come no? Qui però soffre solamente qualcuno che sta sul gozzo all’ esecutivo più scalcinato dell’ ultimo mezzo secolo.
Poi minacciate di aumentare l’ Iva il prossimo anno. Ci volete mandare in malora, è evidente. Ma non ne sarete capaci perchè vi spediremo in mona noi per primi. Molto presto.
(da “Libero”)
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