WASHINGTON POST: “ITALIA BOMBA AD OROLOGERIA IN EUROPA”
A CAUSA DEL DEBITO PUBBLICO “L’ITALIA E’ IL VERO PROBLEMA DEL CONTINENTE”
“L’Italia è la bomba ad orologeria d’Europa”.
Lo scrive il Washington Post in un articolo, nel quale si sottolinea che da quando è stato creato l’euro, 16 anni fa, l’Italia “è cresciuta solo del 4%”, facendo “peggio della Grecia”.
“Cosa è andato storto? – si chiede il giornale americano – Praticamente tutto. Hanno problemi di offerta e di domanda, la prima parte significa che è troppo difficile avviare un’impresa, troppo difficile ampliarla e troppo difficile licenziare le persone. E questo rende le economie sclerotiche anche in tempi buoni, spacciate in tempi difficili”.
Quindi, insiste il Washington Post, nell’eurozona “il vero problema è l’Italia. Grecia e Portogallo hanno entrambi molti debiti ed entrambi sono stati salvati, ma almeno hanno cominciato a riprendersi e sono piccoli abbastanza da consentire all’Europa di rimandare quello che devono a un domani da definire”.
“Ma l’Italia – chiosa il giornale – non si sta riprendendo affatto ed il suo debito è troppo grande per essere ignorato. Per cui, deve iniziare a crescere più dello 0,25% all’anno. La domanda è se gli italiani lasceranno che questo avvenga all’interno dell’euro. Chi potrebbe dargli torto se lo facessero?”.
Ad allarmare anche un report di Hsbc, che studia i dati della Commissione europea. Secondo i calcoli di Hsbc, il debito pubblico italiano nonostante il calo dei rendimenti non sta diventando in alcun modo più sostenibile, anzi.
A causa della caduta della crescita del Pil nominale a valori tuttora prossimi a zero, il differenziale con i tassi d’interesse effettivi medi si è ampliato dalla sostanziale parità che si era raggiunta a cavallo tra il 2006 e il 2007, prima della crisi finanziaria mondiale.
Se all’epoca entrambi i tassi oscillavano attorno al 4% annuo, attualmente il tasso d’interesse effettivo medio è di poco inferiore a tale soglia, mentre la crescita del Pil nominale si è arrestata, dopo il crollo segnato nel 2009 e il rimbalzo registrato tra il 2010 e il 2011.
Questo significa, secondo gli esperti di Hsbc, che il surplus primario di cui l’Italia ha bisogno per stabilizzare il rapporto debito/Pil sta salendo e visto che il debito è già ora pari ad oltre il 130% del Pil, con un gap del 4% come attualmente sarà necessario un surplus primario superiore al 5% del Pil solo per non far peggiorare il rapporto a fine anno.
Col rischio di un avvitamento sempre più pericoloso verso il basso.
(da “Huffingtonpost”)
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