ZAGREBELSKY AI CINQUESTELLE: “APRITE AD ALLEANZE CHIARE PRIMA DEL VOTO”
IL CONSIGLIO DEL PROFESSORE: “COMPROMESSO NON VUOL DIRE PER FORZA INCIUCIO”… CERTO, DIPENDE DA CHI LO FA… SE GRILLO RIVELASSE L’ALLEANZA CON SALVINI PRIMA DEL VOTO IL M5S SI SPACCHEREBBE
I Cinque Stelle dovrebbero “darsi da fare per un compromesso ‘non inciucista’: punti programmatici chiari, concreti, pochi.
Ne bastano cinque o sei per riempire, oltre alla routine, un’intera legislatura.
Su questi si lavori per creare convergenze politiche e potenziali maggioranze prima del voto affinchè i cittadini di cui si chiedono i voti sappiano per che cosa votano”.
È il consiglio di Gustavo Zagrebelsky al Movimento Cinque Stelle, che in un’intervista al Fatto Quotidiano lancia una ‘proposta anti-inciucio’.
Più che un suggerimento, Zagrebelsky la definisce “una riflessione”:
“La purezza in politica non è una qualità . Porta all’esclusione, all’insignificanza oppure, se e quando si arriva al potere, all’integralismo e all’intolleranza”
Secondo il professore, “è pericoloso quando la politica diventa la professione dei duri e puri. Non necessariamente il compromesso è l’inciucio, come si dice oggi. Può esserlo, e c’è il timore che lo sia, dopo le elezioni, quando arriveranno”.
Questo, dunque, il suggerimento: “Coloro che temono l’inciucio si siano da fare per un compromesso ‘non inciucista’ basato su pochi “punti programmatici chiari”, così da garantire chiarezza ai potenziali elettori.
Il professore finge di non aver compreso il problema di fondo: se Grillo rivela l’accordo con Lega e Fdi prima del voto, perde almeno un terzo dell’elettorato e della sua classe dirigente e il Movimento si spacca.
Meglio l’inciucio dopo, dome nella migliore tradizione italiana.
(da agenzie)
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